Cresciuta a lasagne e coca cola, l'abbiamo definitivamente salvata dal traffico di specie. Un grande risultato della nostra battaglia legale!
La Bertuccia Calogero è finalmente libera e definitivamente salva da chi l’ha privata della sua natura, detenendola in casa e sfamandola a lasagne e Coca Cola in aperto contrasto con la sua etologia e le sue necessità di animale selvatico.
Il Tribunale di Catania ha condannato per il reato di detenzione irregolare di specie in appendice I CITES (Articolo 6 della Legge 150 del 1992) l’uomo che ha tenuto in casa per anni Calogero, la bertuccia salvata da LAV grazie al progetto Born to be Wild, e nello stesso procedimento è stata disposta finalmente la confisca definitiva dell’animale e l’affido a LAV.
Calogero viveva insieme a una famiglia in una villa di Belpasso, paese alle falde dell’Etna. Detenuto lì per anni, la famiglia ne aveva poi denunciato il furto. Il successivo ritrovamento da parte dei Carabinieri Forestali del nucleo CITES ha consentito di avviare l’attività di LAV per portarlo in salvo.
Grazie al sequestro avvenuto nel luglio 2019, per Calogero inizia una nuova vita nella vasta area per bertucce dell' Animanatura Wild Sanctuary di Semproniano, in Toscana, dove al termine di un periodo di vigilanza sanitaria e di controlli medico veterinari ha iniziato un lungo percorso di inserimento in una “famiglia” di primati, uno degli obiettivi del Progetto Born To Be Wild. Insieme a Rocket, Lucy, Buddy, e Pepa, Calogero potrà finalmente vivere la sua vita in spazi adeguati alle esigenze etologiche della sua specie e in compagnia di suoi simili.
Ringraziamo i Carabinieri Forestali del servizio Cites di Catania, che hanno reso possibile il salvataggio di questo animale, la Procura della Repubblica di Catania, il tribunale di Catania e per le associazioni l’olandese AAP, nostra partners nel progetto internazionale Born To Be Wild.
Abbiamo la certezza che Calogero sia stato catturato in natura, come accade per la quasi totalità dei suoi simili, strappati alle madri da piccoli e portati in Europa per alimentare un business sommerso ma dalle dimensioni preoccupanti, molto spesso in mano alla criminalità organizzata. Questo business ha fatto sì che questa specie, a grave rischio di conservazione, sia passata in pochi anni da oltre 25mila individui a circa 7mila, determinando l’esigenza di una tutela al massimo livello come prevede la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites).
Questa vittoria mostra quanto è necessario il raggiungimento della prossima importante tappa della campagna #aCasaLoro: è atteso per marzo 2023 l’intervento del Ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin per aumentare il numero delle specie esotiche e selvatiche previste dalla cosiddetta "lista negativa", ovvero quelle per le quali, dalle tigri ai coccodrilli, deve essere vietata la riproduzione e la detenzione anche se nate in cattività. Si tratta di altri milioni di animali ogni anno, trattati come morbosi oggetti da collezione.
Grazie alle nostre azioni legali possiamo perseguire chi sfrutta e maltratta gli animali, affinché i suoi crimini non vengano più ripetuti.
DONA ORA