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Bene Vagienna (CN): scongiurata la costruzione di un maxi-allevamento di polli

Una vittoria per il comitato cittadino “Gruppo Isola 2021” e per noi di LAV che, con la sede di Cuneo e Vallate, lo abbiamo affiancato.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 05 febbraio 2025

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Animali negli allevamenti

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Necessaria la transizione verso un nuovo sistema alimentare

ll Tar Piemonte nell'udienza della scorsa settimana ha respinto il ricorso del comitato dei cittadini contro il permesso di costruire rilasciato dal Comune di Bene Vagienna (Cuneo), tuttavia il maxi-allevamento non sorgerà.

In precedenza, infatti, la società proponente “La Cascina” aveva rinunciato al secondo capannone e limitato il numero di animali ivi allevati. In questo modo anche le relative autorizzazioni rilasciate dalla Provincia, sulle quali sempre il Tribunale amministrativo regionale si sarebbe dovuto esprimere, sono venute meno.

A Bene Vagienna era stata autorizzata, infatti, la costruzione di un allevamento intensivo di ca. 6000 mq per un totale di ca. 1 milione di polli all'anno.

Alla struttura, a ridosso di case di civile abitazione e vicino al centro frazionale di Isola, si è sempre opposto il comitato cittadino "Gruppo Isola 2021", che si batte per contrastare l'azienda avicola. Il comitato aveva presentato ricorso al Tar, e nonostante la Provincia avesse revocato l'autorizzazione e l'Asl avesse fatto presente le incongruenze già rilevate dal Gruppo Isola 2021, il primo capannone era stato costruito e la produzione avviata.

È dunque una vittoria, perché, anche se l'allevamento ci sarà, con il primo capannone già costruito, le dimensioni rispetto al progetto originale sono di molto ridotte ed il secondo capannone non verrà realizzato.

Il merito del ridimensionamento del maxi-allevamento è del comitato di cittadini, strenuamente attivo in difesa del territorio, perché consapevole dei gravi danni che un simile struttura avrebbe avuto. E questo aspetto è molto importante: quando si parla di allevamenti di dimensioni così consistenti non è mai una questione privata, poiché il loro insediamento interessa l'intera comunità e incide in modo drastico sulla qualità della vita e sulla salute di animali e persone.

Noi di LAV, come in altri casi simili, abbiamo seguito il caso, dando anche risonanza alle testimonianze dei cittadini.

È fondamentale, però, che sempre più persone, soprattutto quelle coinvolte in questi casi, comprendano che l'unica via di uscita è riconoscere che il modello alimentare attuale è crudele e ingiusto verso animali, ambiente e persone.

Ed è ingiusto sempre, non solo quando è “dietro casa”. Per questo motivo noi di LAV, con le sedi sul territorio, siamo al fianco di cittadini e comitati che contrastano progetti di nuovi allevamenti e la poca chiarezza delle procedure autorizzative, promuovendo modelli alimentari alternativi.

Contrastiamo un modo di fare impresa che molto poco ha di etico e di sostenibile, ma che ha come unico obiettivo la massimizzazione del profitto aziendale con modalità poco trasparenti e chiare e riteniamo che il futuro non debba ammettere nuovi maxi-allevamenti ma, al contrario, debba aprire la strada alla necessaria e urgente transizione alimentare in direzione dell'alimentazione vegetale.

Ascolta le testimonianze dei cittadini!