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Bear Ambassador: terminata l'edizione 2023

Il progetto  #ALLTOGETHER, punta a favorire la convivenza pacifica con gli orsi e con la fauna selvatica e si svolge nel Parco Adamello Brenta.

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Ultimo aggiornamento

martedì 05 settembre 2023

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Un concreto contributo per la convivenza con gli orsi

Si è chiusa domenica scorsa l’edizione 2023 delle attività dei Bear Ambassador, che ha visto l’impegno di 48 volontari della LAV distribuiti in 7 fine settimana, nel corso delle quali hanno contattato circa 4.000 cittadini illustrando loro le buone pratiche da seguire quando ci si addentra nei luoghi abitati dagli orsi, con lo scopo di prevenire e gestire in piena sicurezza possibili incontri con i plantigradi.

L’attività si è svolta in Val di Genova, in collaborazione con il Parco Naturale Adamello Brenta, proprio con l’obiettivo di diffondere le migliori e più aggiornate informazioni scientifiche allo scopo di prevenire possibili incidenti.

Quest’anno, come noto, è stato caratterizzato dal gravissimo fatto di sangue che ha visto la morte di un uomo a seguito di un incidente avvenuto con un orso. La conseguente strumentalizzazione di quanto accaduto, da parte del presidente della Provincia di Trento, non ha fatto altro che peggiorare ulteriormente la situazione. Lanciando assurde dichiarazioni sulla necessità di ridurre il numero degli orsi, puntualmente smentite dalla scienza, Fugatti ha soffiato sul fuoco delle legittime preoccupazioni dei cittadini, creando due fazioni, pro e contro gli orsi, creando così una frattura sociale e soprattutto facendo nulla di concreto per favorire realmente la sicurezza dei cittadini.

L'attività svolta quest’anno dai volontari della LAV ha richiesto quindi ancora maggiori attenzioni nell’approcciare i cittadini, che però si sono dimostrati sempre estremamente interessati alle informazioni loro fornite  è innegabile comunque che la campagna d’odio scatenata da Fugatti nei confronti degli orsi, abbia attecchito, come dimostrato dal fatto che sono stati esclusivamente alcuni cittadini trentini i più refrattari al dialogo con i nostri volontari. Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici

Gli orsi hanno istintivamente paura dell’essere umano, per questo lo evitano sempre, ma i nostri comportamenti possono farli diventare “confidenti”, demolendo quindi la naturale barriera di diffidenza, per esempio attraverso la disponibilità di cibo di origine antropica.

I Bear Ambassador hanno consegnato ai cittadini migliaia di kit composti da alcune borse in materiale biodegradabile, utili per riportare a valle eventuali resti di cibo prodotti durante le escursioni . È fondamentale, infatti, che gli orsi non possano accedere al cibo di origine umana, altrimenti sarà normale per loro mettere in relazione le aree antropizzate con la disponibilità di cibo, addentrandosi senza paura nelle zone urbanizzate alla ricerca di cibo e venendo così marchiati come “orsi confidenti”.

Le semplici ma importanti regole, messe a punto con la supervisione del Parco Naturale Adamello Brenta, che i Bear Ambassador della LAV hanno trasmesso ai tanti cittadini incontrati nel corso dell’attività, consentono di prevenire concretamente possibili incidenti con gli orsi che, come ben sappiamo, oltre a comportare conseguenze per le persone, si risolvono sempre con l’uccisione oppure l’incarceramento a vita dell’orso.

Siamo certi che la nostra attività abbia dato un importante e concreto contributo all’educazione delle persone che abbiamo incontrato,   mentre la politica trentina continua a non fare nulla di utile per favorire la sicurezza dei cittadini, l’attività di informazione si rivela ancora una volta un’attività prioritaria, la principale che possa garantire la convivenza pacifica tra persone e orsi. LAV
Photo: Alessio Morabito