Il Ministero della Salute ha pubblicato, lo scorso 7 giugno, il bando pubblico “per la selezione di un progetto di sperimentazione per l’uso per via orale del prodotto GONACON dei cinghiali”, che permetterà, a soggetti pubblici o privati, di accedere al finanziamento di 500 mila euro messo a disposizione dalla legge di bilancio 2022 per i progetti che hanno l’obiettivo di sviluppare il vaccino immunocontraccettivo GONACON in forma orale.
Il farmaco, che rende sterili i cinghiali per un periodo che può arrivare fino a sei anni, soffre oggi di un grave handicap, che ne rende impossibile l’utilizzo in campo aperto, essendo somministrabile esclusivamente tramite iniezione. È perciò necessario svilupparne una formulazione somministrabile tramite esche alimentari che potranno poi essere distribuite mediante dispenser specie-specifici, alle popolazioni di cinghiali sul territorio così da contenerne la popolazione escludendo il ricorso alle armi dei cacciatori.
È ora necessario che Parchi, Regioni e altri soggetti propongano entro il termine di un mese il progetto di sviluppo del farmaco, così da intraprendere finalmente la strada che ci condurrà all’utilizzo di sistemi incruenti e realmente efficaci per favorire la convivenza tra i cinghiali e le attività umane che si svolgono sui loro territori, abbandonando definitivamente i fucili dei cacciatori, che negli ultimi decenni non hanno fatto altro che incrementare i problemi uccidendo milioni di animali innocenti.