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Autopsia dell’orso M62: c’è anche l’ipotesi del bracconaggio

Il corpo di M62 è stato consegnato ieri sera all’istituto zooprofilattico sperimentale di Trento. Chiediamo conferma che siano stati disposti accertamenti urgenti sulle cause della morte.

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mercoledì 03 maggio 2023

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#trentinoaltoadige
Animali selvatici

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Risulta oggettivamente difficile fidarsi delle comunicazioni ufficiali che giungono dalla Provincia di Trento

Il corpo di M62 è stato portato ieri sera all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Trento, ma risultano tutt’ora poco chiare le cause della sua morte.

M62 è il terzo orso entrato nel mirino di Fugatti dopo JJ4 e MJ5. Era stato condannato a morte dal Presidente della Provincia di Trento, perché negli scorsi anni si era fatto vedere nei pressi dei centri abitati - probabilmente attratto dai cassonetti non protetti da sistemi anti-orso - ma che non ha mai compiuto un atto ostile nei confronti di esseri umani.

Chiediamo urgenti e approfondite analisi per accertare le cause che hanno determinato la morte di M62 e se dovesse essere confermata l’ipotesi bracconaggio siamo pronti a denunciare anche chiunque abbia in questi giorni istigato i cittadini ad azioni violente nei confronti degli orsi, magari ipotizzando la necessità di ridurne il numero fomentando odio nei confronti di questi animali. LAV

LAV vuole verificare quanto è accaduto all’animale e ricostruire la dinamica del suo decesso, così da identificare anche possibili atti di bracconaggio che andranno eventualmente perseguiti ed è quindi cruciale che sia svolto con urgenza un esame autoptico con professionisti esperti di medicina forense veterinaria. Per questo ha inviato un’istanza al Presidente Fugatti chiedendo che il corpo di M62 possa essere analizzato anche con il coinvolgimento del Centro di Referenza Nazionale del Ministero della Salute per la Medicina Forense Veterinaria.

Secondo le informazioni ufficiali, rilasciate subito dopo il ritrovamento del corpo dell’orso, le ferite rilevate farebbero pensare che la morte possa essere correlata a un evento di predazione da parte di un altro orso, cosa non infrequente.

Però l’animale potrebbe anche essere stato vittima di un atto di bracconaggio, magari come conseguenza diretta del clima di violenza suscitato dalle dichiarazioni pubbliche di Fugatti a seguito della morte di Andrea Papi. Da quel giorno, infatti, il Presidente trentino, pur di distogliere l’attenzione dalle sue responsabilità, non perde occasione per puntare il dito contro gli orsi chiedendone l’uccisione o la deportazione in massa in altri territori. In questo contesto risulta oggettivamente difficile fidarsi delle comunicazioni ufficiali che giungono dalla Provincia di Trento.