Sei articoli di approfondimento che nascono con l’intento di fornire uno strumento utile sia per chi vuole adottare un amico a quattro zampe, sia per chi già ci vive.
Per comprendere
un gatto ricordiamoci sempre che è sia predatore che preda. Potremo così
spiegarci la sua innata curiosità e la sua prudenza sospettosa. I gatti sono
cacciatori solitari, che possono vivere in comunità solo quando le risorse sono
abbondanti.
Vediamo come assicurare benessere ai nostri felini attraverso pochi suggerimenti:
I MICINI DEVONO RESTARE CON LA MADRE IL GIUSTO TEMPO
Salvo trovare degli orfani, non staccare mai prima dei 2 mesi i cuccioli
dalla mamma
NON GIOCARE CON LE MANI O CON I PIEDI
Servirsi sempre di strumenti di gioco come palline o cannetta con
giochino all’estremità del filo
EVITARE DI FAR CONVIVERE MOLTI GATTI
Una casa piccola non dovrebbe accogliere più di un gatto
ARRICCHIRE LA CASA
Prevedere mensole che permettano di esplorare lo spazio delle nostre case
in verticalità, consentendo al gatto di farlo transitare su armadi e pensili. Predisporre
tane dove possa nascondersi e luoghi di riposo situati lungo i percorsi.
Possiamo acquistarli o affidarci al fai da te.
PROPORRE GIOCHI
Il gatto è un predatore ed i giochi sono mirati a simulare attività di
caccia. Anche una pallina lanciata costituisce per lui una preda da inseguire. Ci
sono giochi dove può “stanare” bocconcini dal loro interno
VARIARE
Variare è di per sé uno stimolo costante ad imparare ed a mettersi in gioco per elaborare nuove strategie. La noia è nemica del benessere
ALIMENTAZIONE
Somministrare almeno 5 pasti al giorno oppure lasciare il cibo a disposizione. Se la sua vita in casa non è monotona non mangerà più del necessario. Possiamo ogni tanto offrire qualcosa di più appetitoso per rinforzare la relazione con noi
LA MAPPA DEL MONDO
Per questa specie il territorio è di fondamentale importanza e la sua
maniera di tracciarlo avviene attraverso deposizione di sostanze che prendono
il nome di feromoni. Ogni cambiamento degli odori in casa può creare problemi
perché altera la sua mappa mentale del territorio. Anche il cambio d’odore dopo
ospedalizzazione di un gatto convivente può far insorgere un conflitto
OSSERVARE GLI INDICATORI DI STRESS
Un animale che non si lecca più o che, al contrario, lo fa in maniera
ossessiva, che deposita pipì fuori dalla lettiera, che aggredisce, che sta
appartato, che muove i muscoli della pelliccia dorsale, potrebbe avere un
disagio su cui indagare
RISPETTARE I TEMPI E GLI SPAZI
Il gatto generalmente non ama essere manipolato in continuazione e
soprattutto ama scegliere quando interagire
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L’adozione
di un cane è spesso banalizzata: non è sufficiente una casa, una ciotola piena
e tanto affetto da regalare, dobbiamo anche conoscerlo e rispettarlo.
Una volta soddisfatte le sue necessità fisiologiche (acqua pulita, un ricovero, cibo di buona qualità e cure mediche), proviamo a comprendere ciò che è meno scontato:
FAVORIRE NEL CUCCIOLO LA CONOSCENZA
È nei primi mesi di vita che il cane si apre al mondo: ciò che non
conoscerà (rumori stradali, persone vestite diversamente, altri cani…) lo
spaventerà condannandolo a diventare un adulto aggressivo o timoroso. Anche rispettare
i tempi vaccinali non significa lasciarlo fuori dal mondo
TUTELARLO
Esporlo a stimoli sgradevoli (ad es. bimbi invadenti) non lo fa sentire al sicuro
NO AI CONTINUI “NO”
Una educazione coercitiva o violenta ed i continui “NO”, non creano una
relazione profonda e soddisfacente per entrambi. Meglio capire perché si
comporta male e offrirgli qualcosa di diverso da fare
CONOSCERNE LA COMUNICAZIONE
Riusciremmo a comprendere il pensiero di un amico se non ci fosse un
linguaggio condiviso? Errori nella comunicazione spesso sono fonte di problemi
comportamentali anche gravi
MIGLIORARE LA SUA AUTOSTIMA
Proporre attività (mobility dog, giochi di attivazione mentale, giochi di
fiuto…) lo rende consapevole delle sue capacità
CONOSCERNE LE ATTITUDINI
Il cane ha caratteristiche innate, legate alla razza o individuali se è
un meticcio. Saper riconoscere tali tendenze serve per realizzare le
potenzialità e soddisfare i bisogni profondi. Assecondiamone le necessità chiedendoci
cosa amano fare: stare con altri cani o con noi, andare ad esplorare il mondo, accudire,
difendere il territorio, proteggere la famiglia, collaborare, muoversi ecc.
TEMPO CON LUI
Il cane non dovrebbe essere lasciato troppo tempo solo, neanche in
giardino. Per lui la solitudine è innaturale, dobbiamo insegnargliela, ma senza
chiedergli troppo. I momenti insieme devono essere di qualità e realmente
condivisi, non sempre basta essere fisicamente insieme. Giocare, accarezzarlo, condividere
un’attività fisica, uscire insieme, accudirlo sono alcune delle cose da fare.
VARIARE
Le attività da fare o i posti dove portarlo non dovrebbero restare sempre i soliti. Si migliora con le novità ed imparando ad affrontarle. La noia spesso porta a comportamenti indesiderati come le distruzioni
APPRENDERE
Mantenere viva la sua intelligenza attraverso novità da imparare rafforza
la relazione con noi, lo rende felice e contribuisce ad assicurare una
vecchiaia di successo
CONSENTIRGLI DI ANNUSARE
L’olfatto è il suo senso più importante e la conoscenza del mondo avviene soprattutto così, lasciamoglielo fare senza infastidirci
approfondimenti a cura della dott.ssa Giusella Massari