Criticare il circo non è reato. Apprendiamo con soddisfazione la notizia che il Giudice per le Indagini Preliminari di Trento ha archiviato il procedimento a carico del responsabile della nostra Sede provinciale e componente del Consiglio Direttivo nazionale, Simone Stefani, querelato da alcuni circensi per le sue dichiarazioni ai media in cui denunciava le modalità di detenzione degli animali e si opponeva all’attendamento del circo.
I fatti risalgono all’aprile 2017 quando un circo attendato in provincia aveva aperto i propri tendoni a visite guidate e la LAV aveva rifiutato questa inutile e dannosa passerella e Simone Stefani veniva querelato da alcuni circensi per le sue dichiarazioni, apparse sui media locali, che esprimevano contrarietà all’attendamento del circo sul proprio territorio.
Tra le frasi incriminate pubblicate: “non c’è dubbio che una struttura itinerante e detentiva qual è un circo non possa soddisfare le necessità degli animali” e “arriva […] il circo con animali al seguito e si ripete il solito copione da brutto spettacolo” e ancora “container da cui escono gli animali spaesati e che vengono detenuti per settimane in strutture precarie, con poco spazio e con insufficienti arricchimenti ambientali …”.
Questa querela è stata un ennesimo fallito grave atto di intimidazione alla libertà di espressione dei nostri associati e rappresentanti che si battono al solo fine di garantire una vera vita dignitosa a tutti gli animali ancora oggi rinchiusi nei circhi.
La difesa di questo diritto, esercitata con successo nell’aula giudiziaria ha condotto a questo importante risultato, che porta con sé anche il riconoscimento della nostra opera di informazione e sensibilizzazione: un’attività tutt’altro che diffamatoria, come conferma oggi il Tribunale di Trento.
Ringraziamo l’avvocato Raffaele Merlo del Foro di Trento per l’assistenza legale fornita.