CI appelliamo alla squadra della Provincia di Trento che in questi giorni sta braccando l’orso M49: non eseguite l’Ordinanza del Presidente Fugatti, è incivile e illegittima, oltre al fatto che non vi è alcuna sicurezza che il plantigrado che troverete sia proprio lui, deponete i fucili, fate obiezione di coscienza!
La nostra richiesta è accompagnata anche dal dubbio che in questo nuovo inseguimento sia coinvolto lo stesso veterinario che causò la morte dell’orsa Daniza nel settembre 2014 e che qualche mese dopo fece domanda di oblazione al Giudice per le indagini preliminari, pagando 2000 euro per la condotta colposa in violazione dell’articolo 727 bis del Codice penale.
È tutto ben apparecchiato per una tragica fine della fuga di Papillon, Libero, Martino, insomma per un essere vivente che non è più una sigla, M49, e che ha come unica colpa quella di fare ciò che la sua natura gli ordina, fare l’orso, causando poche migliaia di euro di danni che la Provincia può e deve rifondere, visto che è lei ad aver voluto riportare gli orsi in Trentino anni fa. Basterà sbagliare ancora una volta la dose di anestetico in caso di cattura o vedere l’orso nei pressi di una malga, come già successo alcune volte nei mesi scorsi, e sparare uccidendolo, oppure uccidendo un orso molto somigliante a quello ricercato, e poi allargare le braccia.
In entrambi i casi, si tratterebbe di una tragedia annunciata: non permettetelo, fate valere la vostra coscienza umana e professionale, non eseguite l’ordine del vostro superiore perché è profondamente sbagliato.