La Corte d’Appello di Brescia ha ribaltato la sentenza di assoluzione del Tribunale di Brescia condannando a tre anni di reclusione con interdizione dai pubblici uffici uno dei due medici veterinari Asl, accusato di concorso in maltrattamenti, uccisioni, omessa denuncia e falso ideologico, nel processo “Green Hill Bis”. Condannati a un anno e quattro mesi tre dipendenti di Green Hill, per falsa testimonianza.
Con questa sentenza la Corte d’Appello ha confermato che era impossibile che durante i controlli dei veterinari pubblici, non fossero emerse evidenze dei maltrattamenti e delle uccisioni ingiustificate verificatesi nella struttura, per le quali i vertici e il veterinario della struttura sono stati condannati in tutti e tre i gradi di giudizio. Non abbiamo mai perso la fiducia nella giustizia, consapevoli che gli elementi di prova fossero sufficienti ad evidenziare le responsabilità dell’imputato.
La Corte d’Appello ha, invece, confermato l’assoluzione del secondo veterinario Asl imputato.
Ci auguriamo che nel frattempo la ASL di Brescia abbia migliorato le procedure di ispezione sul benessere animale, affinché non sia più possibile che in strutture sotto il suo controllo gli animali siano uccisi o muoiano in violazione della legge.
(foto Filippo Venezia)