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Fur Free Europe: l'appello delle aziende della moda alla Commissione Europea

Alcune aziende della moda hanno sottoscritto una lettera appello rivolta alla Commissione Europea in sostegno al divieto di allevamento e commercio di pellicce in tutta l’Unione Europea.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 30 marzo 2023

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Moda animal free

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Anche l’industria dell’abbigliamento ha preso posizione contro questa forma di sfruttamento degli animali

Prosegue il nostro impegno per una Fur Free Europe e questa volta con il diretto supporto delle aziende della moda che hanno sottoscritto una lettera appello rivolta alla Commissione Europea in sostegno al divieto all’allevamento di animali per la produzione di pellicce ed al divieto di commercio di prodotti di pellicceria in tutta l’Unione Europea.

L’esposizione diretta delle aziende contro le pellicce è indicativa di come l’industria dell’abbigliamento ha chiaramente preso posizione contro questa forma di sfruttamento degli animali, riconoscendone l’insostenibilità.

Tra le aziende firmatarie della lettera appello ci sono le italiane:

  • Elisabetta Franchi
  • Miniconf (Sarabanda, i Do, Dodipetto)
  • O bag
  • OVS
  • Save The Duck
  • Alabama Muse

Aziende alle quali si è unita anche l’imprenditrice Marina Salamon.

Mentre sono più di 1.500 le aziende (brand, e-retailer e grandi magazzini) che hanno già pubblicamente assunto un impegno fur-free.

Qui la lettera appello con la lista completa dei brand firmatari e l’articolo pubblicato da Politico Europe, testata giornalistica con focus sulle questioni dell’Unione Europea.

Lista completa dei brand firmatari