L'annullamento del 70° Campionato Mondiale di Ornitologia è per noi un grande risultato: perché nessun animale dovrebbe essere sfruttato in eventi, fiere o manifestazioni e anche perché la pandemia ci ha insegnato l'urgenza di mantenere le distanze tra umani e animali, specie quelli selvatici.
A seguito di alcune segnalazioni ricevute dai nostri sostenitori, abbiamo prontamente contattato la regione Emilia Romagna ricordando la nota del Ministero della Salute del 18 dicembre 2021, che definisce lo stop a tutte le manifestazioni di questo genere, al fine di scongiurare la diffusione del virus dell’influenza aviaria e di altre possibili zoonosi.
Grazie a questo nostro rilievo, ASL e Comune hanno prontamente ritirato l'autorizzazione, annullando così lo svolgimento della fiera internazionale che si sarebbe dovuta svolgere da domenica 16 a domenica 23 gennaio.
Oltre alla Nota del Ministero della Salute, ASL e regione ER, hanno convenuto con le nostre preoccupazioni, ovvero che in un paese da due anni in scacco da parte del Covid (una zoonosi) e che vede oggi un aumento a macchia di leopardo su tutto lo stivale, di casi di influenza aviaria, non è possibile rischiare un altro spillover, un salto di specie o la diffusione di zoonosi tra fauna selvatica e domestica.
Una scelta guidata dal buon senso, ma oggi quasi obbligata!
Questa volta siamo riusciti ad evitare il peggio, ma riteniamo che tutte le manifestazioni che rendono gli animali-oggetti, ai sensi delle normative sanitarie tanto più quelle che vedono molti animali di specie diverse, esposti o venduti, debbano essere vietati su tutto il territorio nazionale, in attesa del Decreto Attuativo della Legge 53, che vieterà il commercio, la riproduzione e il possesso di animali selvatici, autoctoni o alloctoni.