Il Senatore Vaccari (PD) è già noto alle cronache per aver inserito nel “Collegato ambientale” alla legge di stabilità 2014, un emendamento che vuole favorire la costruzione dei capanni e delle altane utilizzate dai cacciatori per uccidere piccoli uccelli migratori e caprioli.
Ora, con il pretesto dei danni provocati dagli animali selvatici all’agricoltura, propone un ulteriore emendamento che vuole liberalizzare la caccia ai cinghiali, svincolandola dai piani di abbattimento previsti dalla legge nazionale. Inoltre dispone il ricorso alle deroghe per poter uccidere gli storni.
“Sono due proposte irricevibili – commenta Massimo Vitturi responsabile Animali Selvatici della LAV – che causeranno più problemi di quelli che dovrebbero risolvere”.
La caccia ai cinghiali, al di fuori dei piani di selezione imposti dalla legge nazionale, causa gravissime conseguenze a tutto l’ecosistema. Determina la crescita esponenziale del disturbo nei confronti di tutti gli altri animali, anche quelli protetti, con inevitabili ricadute negative sullo stato di conservazione delle loro popolazioni. Inoltre la caccia che non si basa sull’analisi puntuale dei dati relativi alla popolazione su cui interviene, determina inevitabilmente la destrutturazione sociale delle popolazioni. Nel caso dei cinghiali questo può determinare l’incremento della fertilità delle femmine, con il risultato paradossale, già conosciuto dalla comunità scientifica, che dove vengono uccisi più animali i danni crescono invece di diminuire.
La parte dell’emendamento che autorizza la caccia in deroga allo storno, riapre l’annosa questione delle deroghe che ha già visto il nostro Paese protagonista di una pesante procedura d’infrazione, finalmente sanata nel 2014. L’intervento del Senatore Vaccari determinerà la riapertura della procedura, rimettendo l’Italia sul banco degli imputati e condannando i cittadini a pagare le conseguenti salatissime multe.
“Non è accettabile che il “Collegato ambientale” ad una legge di stabilità, divenga un terreno di conquista per le mire filo-venatorie di un Senatore evidentemente portavoce delle frazioni più estremiste dei cacciatori – conclude Vitturi – chiediamo un intervento deciso e coeso a tutti i Senatori perché le proposte del Senatore Vaccari vengano messe all’angolo della nostra società, come già accade ai cacciatori che rappresentano oramai meno dell’1% della popolazione”.
Barbara Paladini