La nostra richiesta entra nei sei punti programmatici del documento programmatico finale.
Il 17 e 18 dicembre, presso la Biblioteca nazionale di Roma, il Ministero dell’Ambiente ha organizzato una due giorni di approfondimento dedicata alla Legge quadro sulle aree protette 394/91 e sui miglioramenti e adeguamenti di cui, secondo la maggioranza di Governo, necessita a 33 anni dalla sua approvazione.
Quello che è stato definito “un tagliando” necessario per aggiornarla alle mutate e sopravvenute esigenze degli enti parco e dei cittadini.
Noi di LAV abbiamo partecipato alle due giornate proponendo, durante la sessione dedicata al confronto tra le associazioni e il sottosegretario Barbaro, l’aggiornamento del concetto di “educazione ambientale” e la sua implementazione con azioni specifiche dedicate a favorire la convivenza pacifica tra i cittadini e gli animali selvatici.
Un’azione quindi che vuole porre al centro la responsabilità e le competenze delle aree protette per dare risposte concrete alle persone allo scopo di prevenire possibili azioni che si ripercuotono invariabilmente sugli animali.
Un elemento rilevante, che è stato incluso fra i sei punti del documento programmatico finale Stati Generali delle Aree Protette.
Presentato il documento programmatico per la riforma della 394 | Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica:
6. Educazione Ambientale
Potenziare fortemente l’educazione ambientale come il principale e più utile “momento di contatto” fra le Aree Protette e i cittadini.
Usciamo da questa due giorni molto soddisfatti, ora il nostro impegno si tradurrà nel monitoraggio dei lavori di modifica della Legge quadro sulle aree protette e nella proposta di modifiche in linea con le nostre richieste, derivanti da esperienze associative sviluppate grazie a progetti quali i “Bear ambassador”, che dal 2021 ha visto i volontari LAV attivi sul territorio del Parco Adamello Brenta per fornire informazioni utili a prevenire interazioni con gli orsi. Faremo tutto il possibile perché la promozione della convivenza pacifica tra animali selvatici e umani entri a pieno titolo a far parte dei programmi di educazione ambientale adottati dai parchi nazionali e regionali, nonché dalle aree marine protette. I parchi devono diventare punti di riferimento per le comunità locali allo scopo di facilitare la convivenza, prevenendo efficacemente ogni possibile problematica derivante dalla presenza delle attività umane sui territori abitati dagli animali selvatici.