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Tutela degli animali nella Costituzione: chiediamo a Giuli di applicarla ai circhi

Chiediamo in questo anniversario della Carta Fondamentale del nostro Paese al Ministro della Cultura Giuli l’attuazione della Legge Delega sullo spettacolo che altrimenti rischia di decadere il prossimo 18  agosto.

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martedì 11 febbraio 2025

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Animali esotici

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Le condizioni degli animali nei circhi sono incompatibili con i principi sanciti dall'articolo 9

L’11 febbraio 2022 l'articolo 9 della Costituzione italiana, uno dei principi fondamentali della Repubblica, ha subito un'importante integrazione, sancendo il principio della tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, "anche nell'interesse delle future generazioni". Viene di fatto esplicitato l'impegno della Repubblica nella tutela degli animali, riconoscendo il loro diritto ad una considerazione più etica.

Il cambiamento culturale della società e la consapevolezza crescente che il rispetto per gli animali è un valore irrinunciabile deve trovare applicazione urgente in contesti dove la loro tutela è costantemente violata, come nel caso dei circhi che li sfruttano e sottopongono ad umiliazioni costanti e ad una sopravvivenza contraria alla loro etologia.

Le condizioni di vita imposte agli animali detenuti in queste strutture, caratterizzate da spazi angusti, privazione di stimoli naturali e addestramenti coercitivi, sono peraltro, quindi, incompatibili con i principi di tutela e benessere sanciti dall'articolo 9.

Chiediamo quindi in questo anniversario della Carta Fondamentale del nostro Paese al Ministro della Cultura Giuli l’attuazione della Legge Delega sullo spettacolo che altrimenti rischia di decadere il prossimo 18 agosto, dopo già essere stata prorogata di un anno dal suo predecessore, per consentire all’Italia di allinearsi alle decisioni già adottate da molti Paesi in Europa e nel mondo, oltre 50, riconoscendo che l'intrattenimento non può giustificare la sofferenza di esseri senzienti.

Superare l'uso degli animali nei circhi non significa negare la tradizione, ma adattarla a forme di spettacolo etiche, rilanciare un settore in crisi economica e di spettatori, che sia rispettoso della vita.

Un passo concreto verso un cambiamento culturale già in atto nella società italiana. L'arte circense può continuare a incantare il pubblico grazie al talento umano, all’innovazione e alla fantasia, senza perpetuare pratiche che la nostra costituzione, attraverso l'articolo 9, parte dei principi cardine della nostra Repubblica, riconosce ormai inaccettabili.