Sono fra i 12 e i 18 gli eurodeputati eletti firmatari degli impegni proposti dalla Coalizione che abbiamo formato con altre 10 associazioni.
La tutela degli animali selvatici in Europa è incardinata su due fondamentali provvedimenti legislativi:
Recepite da ciascun Stato Membro, le direttive hanno l'obiettivo di custodire e migliorare la qualità dell'ambiente nel quale viviamo attraverso la protezione di specie animali e vegetali e dei loro habitat.
L'applicazione delle disposizioni contenute in queste due norme chiave ha inoltre la funzione di creare una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione Europea, chiamata Rete Natura 2000. Una rete ecologica, appunto, priva di confini geografici ha l'obiettivo di garantire la conservazione degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati a livello comunitario.
La Direttiva Uccelli in particolare dispone regole a tutela delle specie di volatili dettando in particolare norme uniformi tese a proteggere le specie migratrici in tutti gli Stati Membri attraversati dalle loro rotte migratorie.
Negli ultimi anni stiamo assistendo nel nostro Paese a una positiva ripresa della presenza di alcune specie particolarmente protette dalla Direttiva Habitat, quali il lupo e l'orso.
Il ritorno di queste due specie non è stato però accompagnato da una adeguata campagna informativa istituzionale, con la conseguenza che i cittadini si sono ritrovati abbandonati a confrontarsi con un fenomeno a loro sconosciuto, al quale hanno reagito riportandolo ad antichi pregiudizi mai sopiti e favoriti dalla politica locale e nazionale.
Tuttavia, a livello europeo la Direttiva Habitat garantisce il massimo livello di protezione alle due specie perché considerate a rischio, motivo per cui nel nostro Paese non è per ora possibile avviare una vera e propria caccia come accade invece in altri Stati Membri. Ma lo status di protezione, in particolare del lupo, è stato messo più volte in discussione a livello comunitario venendo, sino ad ora, sempre confermato al massimo livello.
A febbraio 2024 è stato avviato nuovamente il dibattito che potrebbe condurre al riconoscimento di un minor livello di protezione della specie
Considerando che le richieste di aprire una stagione di uccisioni di orsi e lupi sono figlie della mancata o limitata adozione delle azioni che favoriscono la convivenza tra le attività umane e la presenza di orsi e lupi sugli stessi territori, è evidente la necessità di agire su tali elementi per limitare il più possibile il malcontento e le legittime preoccupazioni dei cittadini, pacificando il loro rapporto con i grandi carnivori.
I centri di recupero della fauna selvatica sono istituiti e gestiti con norme regionali. A livello nazionale questo comporta difformità di approccio e gestione del recupero, cura e successiva reimmissione in natura degli animali selvatici in difficoltà.
Inoltre, di anno in anno le esigenze di razionalizzazione delle spese regionali, hanno comportato gravi ricadute sui centri di recupero. Riduzione degli orari di servizio, limitazioni geografiche dell'intervento, riduzione del numero di specie destinatarie del servizio, hanno determinato un notevole impatto negativo sul benessere degli animali selvatici in difficoltà.
LA NATURE RESTORATION LAW
Il 27 febbraio 2024 il Parlamento Europeo ha approvato la Nature Restoration Law che rappresenta uno dei cardini dell'European Green Deal e che ha obiettivi molto chiari:
I Governi degli Stati Membri dovranno quindi adottare piani di ripristino nazionali che descrivano il percorso che sarà intrapreso allo scopo di raggiungere gli obiettivi prefissati e per garantire l'impegno perché non si avvii una nuova fase di degrado.
Chiediamo che si impegni su:
È urgente, dunque, un impegno concreto da parte dell'UE, per proteggere maggiormente gli animali selvatici.
A decidere sulla sorte degli animali sei anche tu!