Siamo riusciti a salvarne otto, agli altri è stata preclusa la possibilità di sopravvivere.
Durante l’alluvione che ha colpito le province di Prato e Firenze ad inizio novembre 2023, con l’Unità di emergenza LAV e la sede locale di Prato siamo intervenuti in diverse situazioni, soccorrendo più animali possibile.
Tra gli altri, abbiamo salvato 8 animali da un allevamento sommerso dall'acqua. Purtroppo, tutti gli altri animali presenti sono morti.
Annegati e intrappolati in una struttura realizzata su una cassa d'espansione del fiume: creata quindi appositamente per essere allagata.
Le pecore, gli agnelli e le capre non hanno avuto scampo: l’allevatore non solo non si è preoccupato di metterli, ma li ha rinchiusi dentro le stalle, senza lasciargli una via di fuga.
I superstiti erano in condizioni molto critiche e senza il nostro intervento sarebbero morti anche loro. Li abbiamo condotti in luoghi sicuri, fatti visitare e riprendere dall'orribile avventura e trovato trovato loro una nuova casa.
Nel contempo abbiamo richiesto richiesto e ottenuto il sequestro amministrativo e gli animali ci sono stati affidati.
Ora possono finalmente vivere una vita degna di essere vissuta. Non era in nessun modo accettabile che tornassero nel posto dove li avevamo trovati.
Ci siamo rivolti alle autorità competenti e a oggi il nostro ufficio legale sta lavorando perché vengano accertate tutte le responsabilità dell’allevatore.
Questa era una strage annunciata e vogliamo ottenere giustizia per coloro che non ce l’hanno fatta.
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Ringraziamo le Guardie Zoofile ENPA che hanno disposto il sequestro e la Polizia Municipale di Prato per il pronto intervento.