Con Enpa, Leidaa, LNDC Animal Protection e Oipa abbiamo scritto una lettera con la richiesta congiunta - rivolta al Ministro della Salute Speranza e alle istituzioni nazionali e locali - di agire per affrontare subito e concretamente la situazione dell’allevamento di Trecastelli (Ancona) che, a distanza di sei mesi dal sequestro per un grave focolaio di brucellosi canina, versa oggi in una situazione ulteriormente drammatica rispetto all’ultima denuncia delle associazioni, fatta ormai tre mesi fa, per una epidemia di parvovirosi che ha già fatto morire oltre 30 cani negli ultimi tre giorni.
La parvovirosi è una patologia contagiosa la cui risposta clinica è diversa da soggetto a soggetto, variando da una forma lieve ad una forma mortale. Per questo motivo è necessario monitorare attentamente gli animali e usare ogni precauzione possibile nella gestione dei cani.
“In questa situazione, la diffusione di questa malattia finirebbe per avere conseguenze drammatiche e appare quindi necessario un intervento emergenziale che non può essere ulteriormente procrastinato. – dichiarano le Associazioni – È fondamentale che tutti i soggetti competenti si attivino in maniera coordinata e con la massima tempestività ed efficacia al fine di contenere la diffusione del virus e di poter riprendere quanto prima le operazioni di inserimento in famiglia dei cani”.
Le associazioni intervenute sul campo si sono sempre attivate per dare massimo e concreto supporto agli animali: dall’acquisto di cibo, cucce, medicinali, antiparassitari e tosatrici, fino alla presenza in loco di volontari e veterinari, nell’ovvio rispetto delle norme dettate dalla situazione.
“Ci auguriamo che la nostra richiesta di un tavolo e di un coordinatore tecnico siano accolte, non si può gestire una situazione doppiamente emergenziale senza un valido coordinamento” – concludono le Associazioni.