L'apertura della caccia al 1 settembre consentirà ai cacciatori, esigua minoranza della popolazione, di sterminare per puro "divertimento" gli uccelli ancora in fase della riproduzione e della dipendenza dei piccoli. significa che verranno uccisi genitori che non potranno provvedere alla prole, condannandola ad una lenta agonia e a morire di fame.
Ma non è finita qui: anche la chiusura della stagione venatoria avviene troppo tardi, ovvero quando è in corso la migrazione verso i luoghi dove gli uccelli nidificheranno e dove molti di loro purtroppo non torneranno mai più, perché al cacciatore è stato consentito di ucciderli. Il tutto è autorizzato grazie a calendari venatori palesemente illegittimi, emanati dalle regioni, che non tengono conto delle direttive comunitarie, delle leggi nazionali, delle innumerevoli sconfitte sancite dalle sentenze dei TAR, delle condanne della Corte Costituzionale e della Cassazione: le regioni e le province, quasi intoccabili, consentono ancora di sparare in periodi vietati, tra l'altro a specie ormai in crisi e il cui declino è accertato.
Lo Stato italiano, in tutto questo, cosa fa?
Il suo silenzio è assordante, imbarazzante, inconcepibile considerando che la tutela della biodiversità è un suo preciso dovere, sancito dalla costituzione.
Il suo ruolo è quello di rispettare e far rispettare le leggi nazionali e le direttive comunitarie, anche per evitare di far pagare multe salate ai cittadini. Ed ha anche il dovere di tutelare la pubblica sicurezza: consentire di sparare a settembre significa aumentare il rischio dei già numerosi "incidenti" che mietono vittime umane.
Noi siamo ovviamente per l'abolizione di ogni forma di attività venatoria, ma l'urgenza ora è quella di chiedere immediatamente allo Stato di intervenire in merito a questa incresciosa situazione di illegittimità, per porre un freno allo scempio commesso contro gli animali selvatici.
Il Governo deve ricordarsi che la protezione della fauna non è un optional ma, lo ripetiamo, un obbligo sancito dalla Costituzione e come tale ha la priorità sulle concessioni a favore dei cacciatori!
Noi abbiamo un grande potere, se siamo uniti. Ora dobbiamo farci sentire!
Per gli animali selvatici, per ripristinare almeno la legalità, per evitare che siano sterminate intere famiglie alate per puro divertimento, che sia preservato il diritto degli animali selvatici alla riproduzione e alla vita!
Scriviamo allora tutti agli indirizzi sotto riportati, chiediamo cosa stanno facendo per evitare tutto questo o che cosa intendono fare, potete prendere spunto da queste righe ma è importantissimo che siano scritte di proprio pugno e che l'oggetto della mail non contenga parole "chiave" quali "caccia, uccisioni, ecc" meglio mettere "informazioni, richiesta, appuntamento" altrimenti vengono automaticamente cestinate. Ancora meglio, inviare fax e telefonare.
Facciamolo ora. E diffondiamo. Aiutiamo gli animali selvatici, possono contare solo su di noi!
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