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Cacciatori intolleranti ai controlli. Ora al voto un Decreto-Legge per tutelarli

Con il Decreto-Legge in Consiglio dei Ministri alle 17:30, il Ministro Lollobrigida mette il guinzaglio ai carabinieri forestali e fa fermare dall’esercito chiunque critichi le uccisioni dei cinghiali.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 06 maggio 2024

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Non è tollerabile che un Ministro sia così sfacciatamente sbilanciato a favore di una minoranza

Da mesi i Carabinieri forestali e in particolare il SOARDA, Sezione Operativa Reati in Danno Agli Animali, che fa parte del CUFAA Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentare, sono letteralmente sotto attacco dei cacciatori e dei loro rappresentanti politici. Attacchi mediatici, interrogazioni nei Consigli Regionali e dal Parlamento che accusano i Carabinieri per il loro quotidiano impegno nel contrasto al fenomeno del bracconaggio venatorio e ittico. Intimidazioni che tentano di stravolgere la realtà dei fatti, facendo passare per vittime i predoni dell’ambiente e degli animali, mettendo sul banco degli imputati i Carabinieri perché impegnati nel loro prezioso lavoro di prevenzione e repressione dei crimini contro il patrimonio ambientale e faunistico del nostro Paese.

Ora, a seguito della presentazione del Decreto-Legge, oggi alle 17.30 in Consiglio dei Ministri, l’ineffabile Ministro Lollobrigida, lunga mano dei cacciatori all’interno del Governo, riportail controllo dei Carabinieri forestali, da cui dipende lo stesso SOARDA, all’interno del suo dicastero, con la chiara intenzione di depotenziare la loro attività di prevenzione e contrasto del bracconaggio.

Un atto sul quale chiediamo un gesto di responsabilità al Parlamento che sarà presto chiamato a votare il provvedimento.

Questo Ministro è imbarazzante, lasciare nelle sue mani – nelle mani di un cacciatore – la gestione dei Carabinieri che esercitano i controlli sugli stessi cacciatori, è come affidare la custodia delle banche ad Arsenio Lupin, evidentemente più preoccupato a tutelare gli interessi della lobby venatoria che a rappresentare il restante 99% dei cittadini italiani, Lollobrigida dimostra che il giuramento sulla Costituzione sia stato per lui solo un atto formale che non ha nulla a che fare con il suo mandato. Massimo Vitturi, area animali selvatici LAV

La deriva filo venatoria del Governo, avviata dal suo insediamento e consolidata con il citato Decreto-Legge, arriva al punto da applicare le norme antiterrorismo varate negli "anni di piombo” anche a coloro che dovessero in qualche maniera disturbare il massacro dei cinghiali ad opera dei cacciatori, trattenendoli per un periodo fino a 24 ore presso gli uffici di Polizia.

E sulla peste suina africana il Ministro parla di gravi pericoli per la salute pubblica, forse dimenticando che la PSA non è pericolosa per l’uomo ma solo per il comparto zootecnico che già massacra oltre 10 milioni di maiali ogni anno, ammassati negli allevamenti e mandati al macello per diventare prosciutto o altre “eccellenze” del Made in Italy. Per non affrontare la vera emergenza e prevedere un completo ripensamento del modello di produzione di cibo, trova un “colpevole facile” e sdogana quindi anche il massacro dei cinghiali.

Non è più tollerabile che un Ministro sia così sfacciatamente sbilanciato a favore di una risicata minoranza – i cacciatori - al punto da depotenziare la vigilanza nei loro confronti come se fossero degli intoccabili appartenenti ad una casta superiore. Nei prossimi giorni consegneremo al Presidente Mattarella le firme che abbiamo raccolto dai cittadini che chiedono il pieno rispetto della Costituzione e in particolare dell’articolo 9 che da febbraio 2022 ha inserito la tutela degli animali e della biodiversità tra i principi fondamentali del nostro ordinamento democratico. LAV