Chiediamo alle Amministrazioni di prevedere degli spazi anche per loro.
Tutto parte dal dolore per la morte di un gatto e dal desiderio di comunicare alla comunità la perdita e il proprio profondo affetto per l'animale familiare.
A dicembre una coppia di Cuneo ha chiesto di poter affiggere degli avvisi funebri per ricordare il gatto Tato.
Il Comune ha negato l'autorizzazione a questo genere di affissioni, l'Amministrazione cittadina l'ha negata “per ragioni amministrative”.
Il caso ha suscitato polemiche e dibattiti a livello nazionale, se n'è parlato su varie testate ed anche nel corso della trasmissione Porta a Porta (puntata del 16.01.2025).
Gli animali sono membri a tutti gli effetti delle nostre famiglie per cui, in occasione della loro perdita, tanti avvertono la necessità esprimere il proprio cordoglio e ricordarli.
Non esiste attualmente una normativa nazionale specifica che regolamenti le affissioni funebri per gli animali familiari e ciò ci appare come un vuoto da colmare.
Destinare degli spazi per l'affissione di manifesti funebri per animali familiari permetterebbe di accogliere le istanze come quella della famiglia di Cuneo e di sensibilizzare ulteriormente la comunità sull'importanza del rispetto e della cura verso gli animali, spesso vittime di crudeltà e maltrattamento.
Il riconoscimento sociale e anche pubblico del lutto per la perdita di un animale familiare sarà un passo di civiltà e un momento educativo per le nuove generazioni, che potranno apprendere, anche da queste azioni, ad attribuire il medesimo livello di dignità - anche nella morte - a tutti gli esseri senzienti.