Dopo mesi di sostegno in loco agli animali si è concluso il trasferimento dei 61 suini in custodia giudiziaria a LAV che, insieme a Vitadacani ODV sarà impegnata nella gestione degli animali e nella ricerca di adozioni.
È avvenuta lo scorso 11 e 12 luglio l’operazione di trasferimento dei suini posti sotto sequestro dalla Procura di Pavia lo scorso 30 novembre 2021. Del totale, 61 suini sono stati affidati in custodia giudiziaria a LAV.
Nell’agosto 2021, infatti, a seguito di intervento congiunto dei Carabinieri e dei NAS di Cremona, veniva scoperto un allevamento abusivo di suini, nel quale si praticava anche la macellazione clandestina con stoccaggio non a norma delle carni, nella periferia del Comune di Cilavegna (PV), allevamento più volte segnalato dai privati cittadini all’Amministrazione comunale già a partire dal 2017.
La tempestiva presa in carico della castrazione degli animali fertili avrebbe consentito senza dubbio di risparmiare una ingente quantità di denaro per il mantenimento degli animali già presenti e dei nuovi nati e favorito le adozioni e la ricollocazione degli stessi in tempi estremamente più rapidi. Gli animali invece, liberi di riprodursi senza controllo negli scorsi mesi, sono aumentati notevolmente al punto di richiedere sforzi sempre più ingenti alle associazioni.
Proprio nelle operazioni di trasferimento avvenute tra lunedì e ieri, abbiamo constatato ancora una volta con grande dispiacere le grandi criticità della vicenda, con una ostilità verso le associazioni che non trova giustificazioni di carattere giuridico e di merito nell’accaduto.
Ora le associazioni LAV e Vitadacani ODV saranno impegnate nella gestione di questi 61 suini e nelle cure necessarie presso una nuova sistemazione temporanea trovata grazie al lavoro della sede locale LAV Oltrepò pavese, dove finalmente questi animali verranno adeguatamente accuditi in attesa di trovare per tutti un’adozione.
Questa vicenda ci permette di ribadire con forza che le associazioni per la tutela degli animali non possono sostituirsi alle istituzioni: è necessario fare rispettare la legge e che ciascuna autorità si assuma le responsabilità del proprio ruolo – dichiarano le associazioni LAV e Vitadacani - Consapevoli di ciò, facciamo appello al Comune di Cilavegna, che abbiamo già contattato, di emettere un’ordinanza urgente per il divieto di ingresso di nuovi animali presso l’area sequestrata di Cilavegna, per assicurare che nessun nuovo animale sia introdotto e detenuto in condizioni suscettibili di maltrattamento. Chiediamo a tutti un aiuto per la gestione di questi animali nella nuova sistemazione e per la loro adozione, per mettere la parola fine ad un ennesimo caso di maltrattamento di animali cosiddetti da reddito e offrirgli il riscatto di una vita libera dallo sfruttamento” – concludono le associazioni.