Cervi in Abruzzo: non li difendiamo perché sono Bambi, ma perché sono animali
Il Presidente LAV Gianluca Felicetti ha risposto sul suo profilo X a Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo, e alle sue affermazioni in merito alla programmata strage di cervi apparse sul 'Il Messaggero' del 16 ottobre. Marsilio ha difeso, con toni perentori, la scelta della Regione di non fare passi indietro, nonostante la sospensiva fino al 7 novembre del Consiglio di Stato, su ricorso delle associazioni animaliste, della delibera di uccisione di quasi 500 cervi.
Il Presidente della Regione ha fatto, sul quotidiano, ricorso al paragone tra il ‘sensazionalismo' creato intorno ai cervi - animali che commuovono, secondo lui - e la mancata difesa del Granchio Blu da parte degli animalisti.
Felicetti ha risposto alle affermazioni:
“I nostri dati sono scientifici ed economici. Certo c'è anche il cuore. Che @marcomarsilio ha deciso di calpestare in nome dell'ideologia venatoria sparatutto. Ah, Presidente, noi contestiamo le uccisioni degli animali anche contro altre Regioni. E difendiamo anche i granchi blu…”
La risposta di Marsilio non si è fatta attendere:
“Non me ne sono accorto. Da 25 anni si cacciano i cervi in Toscana, non ricordo ‘mobilitazioni nazionali' analoghe a quella messa in campo contro l'Abruzzo. “Compagni che sbagliano”?
Gianluca Felicetti ha ribattuto:
“Buongiorno Presidente, purtroppo non se ne è accorto. Lo abbiamo fatto e continueremo contro le Regioni di ogni colore. Preso atto che uccidere animali non è né di destra né di sinistra ma solo crudele (e inutile) possiamo finalmente parlare con lei del merito della sua Delibera?”
Il ‘dibattito' al momento è fermo, non cambiano e non cambieranno mai le nostre convinzioni, basate sulla mission LAV ed espresse chiaramente dal Presidente Felicetti.