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Consiglio di Stato dice NO all'abbattimento volpi nel Trevigiano

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Ultimo aggiornamento

martedì 17 marzo 2015

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La quinta sezione del Consiglio di Stato ha sospeso da oggi il pronunciamento del TAR del Veneto che sosteneva la legittimità del piano provinciale di abbattimento delle volpi in provincia di Treviso. Il piano, redatto dagli uffici provinciali nel 2013, ha efficacia fino al 2016 e prevede l’uccisione di 350 volpi ogni anno anche ricorrendo al crudele metodo della caccia in tana.

“Lo stop al piano di abbattimento disposto oggi dal Consiglio di Stato è una vera e propria vittoria che salverà la vita a centinaia di animali – esultano le associazioni LAV, ENPA ed OIPA – proprio ora che stanno per nascere i primi cuccioli!”

La caccia alla volpe, oltre ad essere intrisa di crudeltà, è un tipo di caccia che dovrebbe essere definitivamente vietata. Le volpi sono l’unico predatore presente sul nostro territorio, le uniche che possono contrastare la presenza di altre specie indesiderate, eppure vengono uccise a migliaia ogni anno solamente perché possono in alcuni casi cibarsi di lepri e fagiani che i cacciatori ritengono di loro esclusiva proprietà.

COMUNICATO STAMPA