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TAR: sono salvi i 140 suidi della Sfattoria degli Ultimi

Per contenere la Peste Suina Africana, la ASL 1 di Roma aveva disposto l’abbattimento di questi animali, nonostante non siano malati e la struttura abbia ottemperato alle norme sulla biosicurezza.

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venerdì 09 settembre 2022

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Sfattoria degli ultimi: lunedi 12 settembre l’udienza cautelare del TAR Lazio

È fissata per lunedì 12 settembre l’udienza cautelare del TAR del Lazio che, dopo i pronunciamenti del Tribunale nell’agosto scorso, deciderà sulla sospensiva tuttora in corso dell’abbattimento dei 130 suidi ospitati alla Sfattoria degli Ultimi di Roma. E in accordo con gli avvocati del rifugio, LAV per questa nuova delicata fase, ha presentato un proprio ricorso a sostegno di quello della Sfattoria.

Nelle scorse settimane abbiamo supportato la Sfattoria degli Ultimi con la presenza in loco, consigliando i loro avvocati, mobilitando cittadini, parlamentari e ottenendo un importante pronunciamento del Ministero della Salute che ha chiarito che il limite di 2 suidi non DPA (non destinati alla produzione di alimenti), tenuti come animali d’affezione e non per logiche commerciali, non è applicabile a rifugi e santuari, come si legge nella Nota del Direttore Generale del Ministero del 16 agosto scorso.

Viene quindi a cadere quel limite numerico, ingiustificato, che poteva porre in pericolo la vita degli animali della Sfattoria, così come dei suidi di tutti gli altri rifugi e santuari presenti sul territorio nazionale. Cade così anche giuridicamente il castello di carte costruito dall’Asl Roma 1 contro il rifugio.

Preme ricordare che, da quando sono scoppiati fra Liguria e Piemonte dei focolai di Peste suina africana in gennaio di quest’anno, siamo attivi su tutti i fronti per assicurare che i suidi detenuti non a fini commerciali siano riconosciuti a pieno titolo, ottenendo sempre dal Ministero della Salute un chiarimento sulla necessità di applicazione delle sole misure di biosicurezza in caso di suidi non DPA, per cui sono da escludersi le misure cruente quali l’abbattimento.

È infatti importante ribadire che i santuari e i rifugi, come la Sfattoria, hanno anche un ruolo sociale importantissimo, offrendo casa ad animali provenienti dalle più svariate situazioni di sfruttamento e maltrattamento - dichiara LAV - e non possono quindi sottostare a logiche di tipo commerciale, cui invece sono assoggettati gli stabilimenti zootecnici.


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