“Una proposta assurda, anche sulla base del danno effettivo che la specie lupo produce”, commentiamo così la richiesta, riportata dalla stampa locale, di modifica della direttiva Habitat avanzata al termine di un’assemblea di pastori che si è tenuta in Maremma, al caseificio di Manciano, che hanno chiesto a gran voce di poter sparare ai lupi, ricevendo anche il sostegno di Coldiretti e Cia.
A frenare gli animi, però, sono intervenuti subito il veterinario capo della Asl 9, Paolo Madrucci, e il funzionario provinciale Fabio Fabbri, che hanno ridimensionato le aspettative dei pastori rispetto a modifiche delle norme nazionali e comunitarie a tutela del lupo, pur non essendo personaggi vicini alle tematiche animaliste.
L’eventualità che si permetta di sparare ai lupi, peraltro, esporrebbe il nostro Paese all’apertura di una procedura d’infrazione da parte della Commissione europea per violazione della Direttiva Europea Habitat, come già avvenuto recentemente in Svezia, dove la decisione di uccidere quote di lupi considerati “in eccedenza” ha portato a due richiami da parte della Commissione di Bruxelles, e al rischio di un processo davanti alla Corte di Giustizia europea.
“Le richieste dei pastori, e della minoranza di Sindaci, solo 7 sui 28 della provincia grossetana , che le appoggia insieme alle associazioni di categoria, sono prive di senso e irresponsabili da anni la nostra associazione si batte contro queste derive estremiste della pastorizia e demagogiche di una parte minoritaria della politica locale, che non sembrano tener conto della possibilità di indennizzi e contributi per le misure di difesa come recinzioni, cani da guardiania ed altro ancora e i tre milioni di euro stanziati dalla Regione Toscana per la prevenzione delle predazioni”.
Claudia Squadroni