Lei è Anna Maria Procacci, già deputata dei Verdi, consigliere nazionale ENPA, da anni impegnata nella difesa dei diritti degli animali, con un’attenzione particolare per l’abolizione della caccia e la tutela dei selvatici.
Le abbiamo fatto qualche domanda per conoscerla meglio.
Come si spiega il potere che ancora oggi hanno i cacciatori?
Questa è una domanda importante che dovremmo porci tutti, perché abbiamo bisogno di nuove strategie per scardinare un potere, quello delle doppiette, che continua a reggere, nonostante sia un autentico bluff. Sì, un bluff. I cacciatori italiani sono ormai sotto la soglia dei 500.000, decisamente anziani, se la loro età media è oltre i 68 anni - e sarebbe un'ottima cosa disarmare almeno gli ultraottantenni, visto che un fucile non è un giocattolo! Ma riflettiamo su questo bluff. Indubbiamente, il primo fattore su cui si fonda è la testa vecchia di gran parte della politica, che considera ancora quella dei cacciatori una splendida riserva di voti, nonostante sia al lumicino. Ma un fattore di forza del fronte venatorio è anche la disposizione strategica in commissioni chiave dei suoi eletti in Parlamento, come dimostra l'orribile testo di riforma della legge nazionale sui parchi , appunto, varato dal Senato, che ne apre le porte alle doppiette. Non ci aiuta certo il tempo in cui viviamo, di crisi dei partiti, di distrazione, di perdita di valori e di identità. Le politiche per gli animali dovrebbero essere trasversali e quelle sulla fauna richiedono un briciolo di coraggio. Quello che dimostrano alcune, poche, figure di parlamentari con il loro grande lavoro. Ancora, conclusa, purtroppo, la bella esperienza dei Verdi, è mancato in Parlamento un impegno collettivo forte e costante a fare della tutela dei selvatici una priorità.
Come ti spieghi il fatto che la caccia sia ancora legale, nonostante la stragrande maggioranza dei cittadini sia contraria?
Per dirla in poche parole, perché sulla fauna non siamo ancora una lobby. O meglio, riusciamo ad esserlo in determinate occasioni, ma senza una strategia complessiva. Interveniamo dopo, quando i problemi si presentano, e magari li risolviamo brillantemente, ma non poniamo le nostre condizioni e i nostri obbiettivi prima. Ecco, dobbiamo prendere esempio proprio dai cacciatori! Soprattutto a livello locale: assediano anche fisicamente, le regioni con le loro – orribili -richieste, con costanza, certo degna di miglior causa e certo noi non saremmo, né vorremmo essere ,tanto arroganti, ma così nascono quei pessimi calendari venatori e quei piani di abbattimento che ci costringono a polemiche e ricorsi alla magistratura... Basta rincorrere le emergenze! A livello locale dobbiamo essere molto più presenti, (c)attivi, uniti. Nelle Regioni si consumano i peggiori crimini contro la fauna, come la caccia alle volpi in tana, nelle Regioni, sui voti dei cacciatori si costruiscono i trampolini per i futuri parlamentari “venatori”.
Anna Maria Procacci sarà ospite del meeting "40 anni dalla parte degli animali" nella sezione "Gli animali selvatici", a cura di massimo Vitturi, responsabile area Animali Selvatici LAV, venerdì 9 giugno 2017 alle ore 16.30, presso il Teatro del Palazzo Santa Chiara, in Piazza di Santa Chiara 14 a Roma (dietro il Pantheon).