La creazione del Comitato era stata chiesta da LAV, per la "tutela degli animali utilizzati a fini sperimentali”. Dall'incontro regionale esce una proposta condivisa per andare verso una ricerca innovativa senza animali.
Nell’occasione del ventennale, il Comitato Etico dell’Emilia-Romagna, che LAV ha ritenuto utile far istituire a livello regionale per incentivare i modelli di ricerca senza animali insieme alla legge regionale n.20 del 1° agosto 2002, ha organizzato un evento culturale e scientifico sul tema della sperimentazione animale..
L’evento, tenutosi a Bologna lo scorso 4 maggio, ha analizzato gli aspetti etici, scientifici e metodologici di una transizione verso metodi di ricerca che non prevedano l’uso di animali.
LAV ha partecipato al seminario, portando la sua voce e la sua conoscenza, per chiedere che vengano, seriamente e concretamente, supportati modelli human-based grazie a finanziamenti congrui e sostegno culturale negli atenei.
All’iniziativa hanno partecipato esponenti di importanti realtà quali la Regione, il Ministero della Salute, docenti
universitari, referenti dell’industria farmaceutica e rappresentanti delle
istituzioni locali oltre a quasi 100 uditori.
Nel corso dell’incontro abbiamo rilanciato il tema del
reinserimento e reintroduzione degli animali utilizzati per fini scientifici.
Nonostante il decreto pubblicato più di un anno fa e i nostri solleciti al
ministero, ad oggi non è infatti stato pubblicato alcun report sul numero e sulle
specie di animali liberati, né è stata data indicazione di quali programmi di
riabilitazione siano in atto.
Abbiamo inoltre preso parte alla tavola rotonda “Lo stato dell’arte dei metodi alternativi alla sperimentazione animale in Italia: analisi e prospettive”, con il Centro 3R, IPAM - Piattaforma Italiana sui Metodi Alternativi - e IZSLER - Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna.
Tutti i relatori hanno concordato nell’affermare che si può e si deve fare di più perché avvenga una rivoluzione scientifica e culturale a favore dei modelli senza animali.
La giornata di confronto è stata l’occasione per redigere un documento condiviso fra le parti e promosso dalla Regione.
Nel testo si evidenzia la necessità urgente di “definire nuove strategie ed azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi legislativi in materia di protezione degli animali e di transizione verso i metodi di sostituzione”.
Ciò deve accadere un’ottica di forti “implicazioni etiche, economiche, sanitarie, di sostenibilità della ricerca preclinica, formative, anche in considerazione del contesto competitivo internazionale e, non ultimo, di rinnovamento urgente di quelle metodologie sperimentali ancora obsolete ed inerziali.”
Noi di LAV accogliamo e supportiamo con entusiasmo queste proposte e ribadiamo le nostre richieste al Ministero per istituire, sine die, dei fondi per lo sviluppo e la diffusione di una ricerca senza animali a tutela dell’uomo, di ogni essere vivente e del pianeta.