Per la seconda volta, oltre un milione di persone in tutta l'Unione Europea hanno chiaramente chiesto di fermare subito la sperimentazione animale.
Milioni di gatti, cani, conigli, topi e scimmie sono ancora rinchiusi nei laboratori in UE. Ma ora l’opinione pubblica ha ribadito la richiesta di porre fine a questa crudeltà sia per i test cosmetici che chimici, nonché di veder realizzato un piano concreto per eliminare tutti gli esperimenti sugli animali.
Un grazie a tutti quelli che hanno sostenuto e diffuso questa fondamentale petizione per i diritti degli animali!
Il termine per la raccolta delle firme per l'iniziativa dei cittadini europei (ECI) è scaduto lo scorso 31 agosto, raccogliendo oltre un milione e 400 mila firme in UE di cui più di 91 mila italiane, superando il quorum previsto del 172%.
Una pietra miliare dal punto di vista sociale, giuridico e politico di cui LAV è stata fra le prime associazioni aderenti e motore fondamentale per raccolta firme in Italia. Questa è la seconda ECI contro la vivisezione che ha superato il milione di firme; la prima è stata la nota Stop Vivisection nel 2015 che, però, non ha portato al cambiamento sperato e dovuto.
Anche se ora dobbiamo aspettare diversi mesi per vedere se la petizione aperta ad agosto 2021 e sostenuta da LAV insieme a 3 coalizioni europee per la protezione degli animali e PETA, venga convalidata dagli Stati membri dell'UE, l'enorme numero di firme invia un segnale molto chiaro all’intero mondo della sperimentazione animale coinvolgendo legislatori, politici e chiunque faccia ricerca.
Auspichiamo che, questa volta, la Commissione europea, i membri del Parlamento europeo e i Governi nazionali prestino la dovuta attenzione e agiscano immediatamente per porre fine definitivamente alla sperimentazione sugli animali per gli ingredienti utilizzati cosmetici, teoricamente in vigore dal 2013 ma che continua ad essere calpestata, e non solo.
Infatti, abbiamo anche bisogno urgentemente di un piano tangibile e definito per consegnare tutti gli altri esperimenti sugli animali ai libri di storia dell’800 a cui appartengono senza ulteriori ritardi.
Anche il nostro Governo deve prendere atto di quanto richiesto dai cittadini italiani ed europei attuando misure rigorose che incentivino subito l’abbandono del modello animale a favore di metodi sostitutivi innovativi, pratici, attendibili ed etici. Un’occasione in vista delle imminenti elezioni per aderire Manifesto delle Associazioni animaliste per un Paese più giusto per gli animali.