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31 agosto a Bologna: presidio per il Capitano Paul Watson

Dalle 10 alle 12 in Piazza Minghetti.

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Insieme contro ogni tipo di caccia e sfruttamento

Il 21 luglio 2024, il capitano Paul Watson, noto fondatore di Sea Shepherd, è stato arrestato dalla polizia danese a Nuuk, in Groenlandia, in seguito al mandato d'arresto internazionale emesso dal Giappone, relativo alle campagne anti-baleneria in Antartide risalenti a più di dieci anni fa.

Il Giappone ha prontamente chiesto l'estradizione, per poter condurre un processo non equo condannandolo a una vita nelle carceri giapponesi; un esito giuridico che stupisce visto che la Danimarca è un Paese che si è sempre vantato di essere in prima linea per la tutela dell'ambiente e che, ora, rischia di compromettere i propri valori arrestando ed estradando un uomo che ha dedicato la sua vita alla protezione degli abitanti del mare. La sentenza avrà luogo il prossimo 5 settembre.

Per questo motivo LAV aderisce all'iniziativa prevista per il 31 agosto dalle 10 alle 12 a Bologna in Piazza Minghetti a pochi passi dal consolato danese, per supportare Paul Watson in questa ennesima battaglia che condividiamo fin dalla nostra fondazione chiedendo la tutela e il riconoscimento del valore di ogni vita e ambiente con un netto: No a ogni tipo di caccia e sfruttamento.

“La mia detenzione in Groenlandia non è solo un affronto ai miei diritti individuali, ma rappresenta anche un pericoloso precedente per tutti gli attivisti che combattono per cause giuste” afferma Paul Watson.

E' importante chiedere che l'estradizione di Paul Watson in un Paese il cui sistema carcerario è riconosciuto, da parte di numerose ONG, come “inumano e degradante” venga negata e richiedere, a gran voce, la liberazione di chi ha il merito di aver agito per la salvaguardia di migliaia di balene e di tutto l'oceano diventando un esempio nella lotta contro le lobby e le Istituzioni che proliferano sul dolore e l'uccisione di esseri indifesi.

Questi cetacei sono, oltretutto, animali incredibilmente intelligenti, capaci di comunicare a fino a 3000 chilometri di distanza, giganti buoni che l'uomo ha sfruttano per millenni e che ora sono a rischio di estinzione minacciati da pesca, plastica e l'impatto devastante dell'inquinamento acustico.

Il presidio sarà uno spazio aperto e pacifico; i partecipanti sono invitati a portare cartelli, striscioni e bandiere per esprimere il proprio sostegno.