SOLO I RICCHI POSSONO CURARE GLI ANIMALI?

Cani e gatti non sono un lusso, eppure il medicinale veterinario costa mediamente 5 volte in più di quello umano.

Negli scorsi anni, grazie alle nostre lotte, abbiamo ottenuto la possibilità che il medico veterinario potesse prescrivere un medicinale umano, meno costoso, che abbia lo stesso principio attivo del medicinale veterinario, per la cura dei nostri amici a quattro zampe.

Adesso però, si rischia di fare un grosso passo indietro perché il nuovo Decreto legislativo sul medicinale veterinario che si appresta a essere emanato non contiene questa previsione.

PER QUESTO MOTIVO MOLTI ANIMALI, SOPRATTUTTO QUELLI CHE VIVONO IN FAMIGLIE CON DIFFICOLTÀ ECONOMICHE, RISCHIANO DI NON RICEVERE PIÙ LE TERAPIE FARMACOLOGICHE NECESSARIE.

Chiediamo al Premier Meloni, al Ministro della Salute Orazio Schillaci e al sottosegretario Marcello Gemmato di mantenere nel nuovo Regolamento sul medicinale veterinario la possibilità di curare gli animali con un farmaco umano, meno costoso, che contenga lo stesso principio attivo del farmaco umano per assicurare il diritto alle terapie dei 19 milioni tra cani e gatti presenti nelle case italiane!


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#CURIAMOLITUTTI

Nel 2018 LAV lancia la campagna #CURIAMOLITUTTI per chiedere di facilitare la convivenza con gli animali familiari, attraverso:

- l’uso del medicinale umano contenente lo stesso principio attivo del medicinale veterinario per curare cani e gatti;
- riduzione dell’IVA su prestazioni veterinarie e cibo per animali;
- l’aumento della quota di detrazione fiscale per cure veterinarie.

Abbiamo, inoltre, organizzato il primo banco farmaceutico veterinario con il patrocinio del Ministero della Salute e della FNOVI e lanciato la petizione #IPIU’TASSATI.

A partire dal 2018, poi, in occasione della proposta di legge di bilancio e in altro provvedimento utile, abbiamo chiesto l'inserimento delle nostre richieste di giustizia.

I nostri traguardi

Grazie il nostro impegno, per facilitare la convivenza con gli animali familiari, abbiamo ottenuto:

  • un piccolo aumento delle detrazioni per le cure veterinarie (erano ferme da 20 anni). La quota massima detraibile è passata da 49 euro a 80 euro
  • il cosiddetto "blisteraggio", ossia la possibilità per il medico veterinario e per il farmacista di dispensare singoli blister di medicinale veterinario
  • Uso in deroga del medicinale umano, meno costoso, del medicinale veterinario che ha lo stesso principio attivo. La Legge di bilancio del 2021 ha, infatti, introdotto questa possibilità e il successivo Decreto Ministeriale del 14 aprile 2021 ha stabilito i criteri per cui il medico veterinario in scienza e coscienza deve osservare per la prescrizione del medicinale umano

A luglio 2021, il TAR del Lazio ha bocciato il ricorso di Aisa-Federchimica e industrie contro il Ministero della Salute considerandolo recessivo in quanto non favorevole a garantire la salute degli animali e, di conseguenza, quella pubblica.

Aisa-Federchimica e le industrie farmaceutiche avevano descritto uno scenario apocalittico, di «seri rischi per la salute degli animali», nel caso di uso del farmaco umano con stesso principio attivo di quello veterinario per la cura di cani e gatti.

LAV è intervenuta a fianco del Ministero della Salute.


La tua tessera LAV

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