Primavera 2025

Roger sta trascorrendo un inverno tranquillo. Ama le passeggiate e aspetta con impazienza il momento in cui può finalmente uscire. Ogni sabato attende l’arrivo di una volontaria del rifugio che lo ha preso in simpatia e insieme percorrono il sentiero vicino al bosco.
Tira ancora al guinzaglio, ma stiamo lavorando su questo aspetto con l’aiuto di una pettorina adatta, per aiutarlo anche a dosare meglio la sua energia. Roger esce regolarmente anche con altri volontari: non ha mai mostrato diffidenza nei confronti degli esseri umani, anzi è sempre stato collaborativo nonostante i suoi precedenti “compagni umani” lo costringessero a vivere in uno spazio esterno molto piccolo. Con le persone è collaborativo e non mostra difficoltà nelle interazioni e nel contatto fisico.
È un cane sicuro di sé, e anche una guida per Kuma, una simil corso come lui, con cui condivide il triste passato e che proviene dallo stesso sequestro. Durante le passeggiate insieme, capita spesso che Kuma si fermi esitante lungo il sentiero, incerta sul da farsi. È allora che Roger si fa avanti e le fa strada. E così, grazie al suo incoraggiamento, riprendono il cammino fianco a fianco.
A livello fisico, Roger sta bene: è un cane attivo anche se non più giovanissimo (ha circa nove anni), ma sempre molto forte. Nelle ultime settimane abbiamo notato una piccola escrescenza all’angolo interno dell’occhio, ma la veterinaria ci ha rassicurati: non gli causa alcun fastidio e non è necessario intervenire. La teniamo comunque sotto controllo per assicurarci che non cresca troppo, ma per ora non è nulla di cui preoccuparsi.
1Autunno 2024

Roger è un cane molto forte fisicamente e dinamico. Non è più giovanissimo, ha circa sette anni, ma si mantiene in forma ed è molto indipendente. Insieme ad Emmanuela, la sua istruttrice cinofila, sta portando avanti il suo percorso di recupero comportamentale per superare alcune difficoltà, soprattutto nel rapporto con i suoi simili.
I progressi ci sono e chissà, speriamo che anche per lui possa arrivare prima o poi una famiglia che scelga di accoglierlo. Una famiglia capace di gestire il suo temperamento, che sia consapevole delle sue esigenze e necessità, e soprattutto che sappia amarlo come lui merita. Fin da quando lo abbiamo preso in affido, Roger non ha mai mostrato difficoltà nel rapporto con gli esseri umani. Infatti, nonostante abbia vissuto per anni in una situazione di maltrattamento, non è diffidente verso le persone, anzi è molto collaborativo e incline al rapporto fisico, non si allontana se qualcuno cerca di avvicinarsi e accarezzarlo.
Il lavoro di recupero è mirato ad aiutare Roger ad interagire in modo sereno con gli altri cani e a gestire le sue emozioni, che a volte non riesce a controllare. Un passo alla volta, i miglioramenti stanno arrivando, ma non abbiamo fretta, rispettiamo i tempi di Roger e le sue esigenze. È socievole con le femmine (ma a volte troppo insistente), mentre con i maschi tende a diventare competitivo per cui ci vuole attenzione, ma non cerca lo scontro, piuttosto resta sulle sue marcando molto il territorio circostante.
In passeggiata, invece, ha fatto molti progressi: come ti ho detto, è un cane forte e, quando si fissava su un obiettivo da raggiungere, tirava molto fin quando non lo raggiungeva. È comunque un cane di taglia grande – pesa circa 35 chili – ma le uscite ora sono più tranquille soprattutto perché si fida e ascolta di più chi lo accompagna al guinzaglio.
2Estate 2024

Roger vive in rifugio alle porte di Milano dopo che lo abbiamo portato in salvo da un caso di maltrattamento con gli altri cani con cui viveva: Stella, Kuma e Pablo.
Insieme a Emmanuela, la sua istruttrice cinofila, ha intrapreso un percorso di recupero per superare le sue difficoltà, soprattutto nell’interazione con i suoi simili.
Infatti, Roger tende ad avere un comportamento fortemente predatorio verso gli altri animali. Con i cani maschi è competitivo: negli spazi aperti e nelle aree comuni non cerca la lite, ma marca molto il territorio. Con le femmine, invece, è più socievole ma spesso non riesce a controllarsi e diventa troppo insistente con le attenzioni che riserva loro. Come accade a volte con Kuma, quando escono in passeggiata.
Con le persone, al contrario, è collaborativo e non ha reticenza o diffidenza a farsi accarezzare o avvicinare. Ha però una scarsa attitudine al problem solving: oltre all’attività fisica, per i cani è importante sviluppare e tenere attive anche le proprie capacità cognitive, attraverso giochi di attivazione mentale, che aiutano nello sviluppo di abilità specifiche, come la capacità di concentrazione, l'utilizzo delle zampe, della bocca, del naso o della memoria. In queste attività, Roger perde molto facilmente l’interesse e rinuncia, spostando su altro la sua attenzione. Ma, insieme ad Emmanuela continueremo a lavorare su questo aspetto.
Quando esce in passeggiata tira al guinzaglio, soprattutto se è molto determinato a raggiungere un obiettivoe, anche in queste situazioni, diventa competitivo. Su questo, grazie al lavoro che sta facendo insieme alla sua istruttrice, ha fatto passi avanti e sta migliorando: ha sviluppato un atteggiamento più collaborativo con il suo accompagnatore, e si fida di più.
3Primavera 2024

Abbiamo seguito le vicende di Roger e dei suoi compagni dallo scorso novembre: durante una puntata della trasmissione “Chi l’ha visto?”, un indagato per la scomparsa di una ragazza aveva liberato per strada i suoi cani per intimidire la troupe televisiva e allontanarla. La presentatrice aveva lanciato un appello in diretta per prendersi cura di questi cani, e noi ci siamo subito attivati. Dopo aver sporto denuncia e richiesto un sopralluogo delle forze dell’ordine per verificare le condizioni di detenzione dei cani, abbiamo seguito da vicino per cinque mesi la vicenda, e abbiamochiesto il loro affido definitivo dopo l’arresto di alcuni membri della famiglia del sospettato. I cani erano sei, costretti a vivere in condizioni di maltrattamento e alcuni di loro avevano uno stato di salute ormai compromesso. Le privazioni a cui sono stati sottoposti sono state fatali per due di loro che purtroppo, nonostante le cure veterinarie che abbiamo prestato,non sono sopravvissuti. Roger, invece, ce l’ha fatta ed è uno dei quattrocani sopravvissuti insieme a Stella, Kuma e Pablo. Dopo la liberazione, abbiamo trasferito Roger in un rifugio di nostra fiducia, abbiamo svolto tutti i controlli sanitari per verificare il suo stato di salute e iniziato con lui un percorso che lo porterà a conoscere il mondo che fino a poco tempo fa, chiuso in un serraglio, gli era precluso.
Roger ha circa otto anni ed è un simil corso, molto prestante a livello fisico. Si è ambientato nel rifugio senza grandi difficoltà ed esce in passeggiata con gli operatori e i volontari, e insieme a Kuma, con cui ha condiviso per anni quella prigione che era la loro casa.
La struttura in cui vive è molto grande: una parte è dedicata ai cani salvati da situazioni difficili, mentre un’altra area è un Santuario dove sono ospitati circa 200 animali cosiddetti “da reddito” come mucche, maiali, capre e tanti altri, che sono stati salvati dal macello e dagli allevamenti. Roger non va molto d’accordo con le capre ma qui c’è spazio per tutti e ognuno ha la sua area! Gli animali sono accuditi sia dal personale specializzato che dai volontari.
4