Primavera 2025

Quando abbiamo incontrato Gino per la prima volta, il suo sguardo raccontava una storia di dolore e paura. Aveva una grave ferita sul muso, il suo corpo era segnato da problemi neurologici: camminava a fatica, girava in tondo per poi crollare a terra. Era terrorizzato, diffidente, e reagiva con aggressività al minimo contatto con gli esseri umani, probabilmente il riflesso di tutto ciò che aveva subito in passato. Gli esami veterinari hanno rivelato un quadro clinico complesso e doloroso.
Gino soffriva di un’otite media bilaterale, ma non solo: le sue ossa craniche mostravano alterazioni da trauma, probabilmente dovute a percosse. I segni della violenza subita erano incisi nel suo corpo (nella sua spalla sono stati trovati corpi estranei metallici, resti di proiettili). A queste ferite si aggiungevano un’avulsione del tendine prepubico, lesioni artrosiche alla colonna vertebrale, problemi polmonari, una grave parodontite con denti spezzati o mancanti, e una sinusite cronica.
Eppure, nonostante tutto, Gino ha lottato. Giorno dopo giorno ha trovato la forza di non arrendersi, e soprattutto, ha fatto la scelta più importante: fidarsi di noi. Con pazienza, dedizione e tanto amore, siamo riusciti a conquistare il suo cuore. Oggi Gino è sereno: convive con altri animali, ha imparato a fidarsi delle persone e ha scoperto il piacere delle coccole. Con chi si prende cura di lui ha creato un legame speciale, quasi come se volesse restituire, a modo suo, l’amore ricevuto.
La sua strada è stata difficile, ma grazie al supporto e all'affetto dei nostri volontari, ha avuto una seconda possibilità. E noi continueremo a prenderci cura di lui, per garantirgli tutto ciò di cui ha bisogno e la vita felice che ha sempre meritato.
1Autunno 2024

Nel corso delle ultime settimane, il nostro Gino ha fatto passi da gigante dal punto di vista comportamentale. La diffidenza iniziale, molto marcata (tanto che non si lasciava nemmeno avvicinare), ha lasciato a poco a poco spazio a una maggior fiducia nei nostri confronti. Prima era difficile avvicinarlo, mentre ora è diventato affettuoso! È cambiato molto: è sempre alla ricerca di attenzioni e carezze, e siamo davvero felici che, con il tempo, abbiamo imparato a conoscerci e ora si senta a proprio agio con noi.
Per quanto riguarda la sua salute, invece, abbiamo continuato con esami e visite per approfondire le diverse problematiche e i disturbi di cui Gino soffre da quando, meno di un anno fa, lo abbiamo preso con noi. Il referto della TAC è stato abbastanza preciso: Gino sembra soffrire di un’otite media bilaterale e l’esame ha rilevato la presenza di varie fratture a carico delle ossa del cranio, che potrebbero essere la conseguenza di un trauma passato compatibile con percosse o con l’urto di un’automobile. La sintomatologia neurologica che mostra—ogni tanto perde l’equilibrio e rotea gli occhi—sembra sia più legata a queste fratture, piuttosto che all’otite.
Inoltre, per completare il suo quadro clinico, con i veterinari abbiamo scoperto la presenza di diversi proiettili all'altezza della spalla, insieme a un’avulsione del tendine prepubico, lesioni artrosiche alle vertebre e lesioni polmonari aspecifiche. Gli esami hanno evidenziato anche qualche problema ai denti con parodontite e la mancanza di alcuni di questi (molto probabilmente a causa del trauma subìto), oltre a una sinusite.
Potevamo immaginare che la vita di Gino non fosse stata semplice, ma non che avesse vissuto momenti così duri. Ora che fa parte della nostra famiglia, faremo del nostro meglio per garantirgli tutte le cure veterinarie di cui ha bisogno e l’affetto che non gli è mai stato dato.
2Estate 2024

Gino è un gatto molto diffidente, non è aggressivo ma è terrorizzato dagli esseri umani e, come potrai immaginare, questo non rende molto semplice la sua gestione. Vive all’interno della sede LAV di Prato dove quotidianamente viene accudito dai volontari, soprattutto da Cristiano e Brenda: per le sue delicate condizioni di salute, dobbiamo monitorarlo e sottoporlo a controlli periodici. Nella Sede, c’è anche un giardino in cui Gino può sgranchirsi le zampe in sicurezza.
Noi lo abbiamo conosciuto quando le volontarie della colonia felina in cui viveva ci hanno chiesto aiuto, perché preoccupate per la sua salute. Infatti, aveva un grande ascesso sul muso e perdeva l’equilibro quando camminava, volteggiando su stesso. Aveva smesso di mangiare, di deambulare ed era diventato ancora più diffidente nei confronti dell’uomo. Quando siamo riusciti a prenderlo e portarlo in clinica, purtroppo il responso delle analisi e dei controlli approfonditi a cui lo abbiamo sottoposto non sono stati positivi.Le lastre mostrano che Gino ha un proiettile di carabina nel collo, subito sotto la testa. È positivo alla FIV, una malattia infettiva dei gatti, e alla tenia, un parassita intestinale. È affetto da un problema neurologico che lo porta a roteare gli occhi e, alcune volte, a girare su se stesso mentre cammina.
Le sue condizioni di salute sono molto delicate ma, fin da subito, abbiamo iniziato a seguire le terapie e le cure che il veterinario ci ha prescritto: ad oggi, la ferita sul muso è stata sottoposta a una profonda pulizia per agevolare la guarigione, anche se il processo è rallentato dall'immunodepressione dovuta alla FIV. Per la tenia, invece, lo abbiamo sottoposto alla terapia prescritta due volte, la prima purtroppo ha avuto esito negativo. Per il problema neurologico, invece, stiamo valutando insieme ai medici veterinari se effettuare subito una visita specialistica oppure aspettare: la difficoltà principale è la reticenza di Gino a farsi avvicinare. E, anche per questo, insieme ai volontari, stiamo cercando di aiutarlo a superare la sua diffidenza giorno dopo giorno, abituandolo alla nostra presenza.
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