Lyuba (o Lyubochka, il suo nome completo) in ucraino significa “amore”. Quello che non ha conosciuto nei suoi primi anni di vita. È nata in uno zoo in Ucraina e, subito dopo la sua nascita, è stata venduta a una famiglia di artisti circensi. Fin da cucciola, il ritmo della sua vita è stato scandito dagli spettacoli del circo e dalle feste per bambini dove era costretta ad esibirsi come un oggetto di puro intrattenimento. La sua casa era una piccola gabbia di metallo all’aperto. Dopo due anni, il circo l’ha ceduta al Rifugio White Rock Shelter di Kiev, un santuario per orsi e lupi che sono stati vittime di sfruttamento e maltrattamento, e dove vive oggi. Quando è arrivata qui, era spaventata da tutto, si nascondeva sempre, urlava continuamente e si feriva contro la recinzione della sua area. Con pazienza e con il tempo, si è ambientata: ora condivide la sua area con l’orso Myhasyk, il suo migliore amico, e interagisce anche con gli altri orsi vicini di recinto. È un’orsa bellissima e con un carattere forte; mostra ancora qualche comportamento stereotipato e ripetitivo, molto comune tra chi ha vissuto in condizioni di privazione e disagio, ma siamo sicuri che con le attenzioni e le cure che gli operatori del rifugio le dedicano ogni giorno si lascerà presto il suo passato alle spalle.
Lyuba (o Lyubochka, il suo nome completo) in ucraino significa “amore”. Quello che non ha conosciuto nei suoi primi anni di vita. È nata in uno zoo in Ucraina e, subito dopo la sua nascita, è stata venduta a una famiglia di artisti circensi. Fin da cucciola, il ritmo della sua vita è stato scandito dagli spettacoli del circo e dalle feste per bambini dove era costretta ad esibirsi come un oggetto di puro intrattenimento. La sua casa era una piccola gabbia di metallo all’aperto. Dopo due anni, il circo l’ha ceduta al Rifugio White Rock Shelter di Kiev, un santuario per orsi e lupi che sono stati vittime di sfruttamento e maltrattamento, e dove vive oggi. Quando è arrivata qui, era spaventata da tutto, si nascondeva sempre, urlava continuamente e si feriva contro la recinzione della sua area. Con pazienza e con il tempo, si è ambientata: ora condivide la sua area con l’orso Myhasyk, il suo migliore amico, e interagisce anche con gli altri orsi vicini di recinto. È un’orsa bellissima e con un carattere forte; mostra ancora qualche comportamento stereotipato e ripetitivo, molto comune tra chi ha vissuto in condizioni di privazione e disagio, ma siamo sicuri che con le attenzioni e le cure che gli operatori del rifugio le dedicano ogni giorno si lascerà presto il suo passato alle spalle.
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