E’ notizia di questi giorni che alcune aziende americane hanno assunto l’iniziativa di offrire giorni di congedo retribuito a chi adotta un animale domestico. Si chiama «Pawternity leave» (Paw in inglese significa zampa) e si sta diffondendo soprattutto a New York, segno del riconoscimento di fatto che gli animali sono ormai componenti a pieno titolo di moltissime famiglie.
E’ un segnale chiaro quello che arriva dagli USA e di cui siamo stati precursori in Italia, solo qualche mese fa, sostenendo con successo l’azione di una dipendente pubblica che ha chiesto, ed ottenuto, il riconoscimento del permesso retribuito per due giorni di assenza necessari a curare il proprio cane.
“Ci troviamo di fronte a fatti, tendenze che si strutturano sul lungo periodo e che indicano un’evoluzione in positivo delle nostre società, non a semplici mode, come ha provocatoriamente affermato qualcuno – avverte Gianluca Felicetti, Presidente LAV – negare questo significa negare il diritto di milioni di cittadini che hanno accolto un animale nella propria famiglia, e i diritti degli animali stessi che non possono e non devono essere considerati oggetti. Gli animali non tenuti a fini di lucro o di produzione sono a tutti gli effetti componenti della famiglia, per questo chiediamo con forza un’organica riforma del Codice Civile che speriamo il prossimo Governo e il prossimo Parlamento avranno il coraggio di fare, approvando la nostra proposta di Legge ferma dal 2008”.
Proprio per sostenere chi ha deciso di accogliere un animale in famiglia, LAV scende in piazza con una petizione che tutti potranno firmare, a partire dall’11 e 12 marzo e nel fine settimana successivo, per un fisco non più nemico degli animali.