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Una nuova chance

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Ultimo aggiornamento

domenica 02 luglio 2017

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“Formati e competenti per i cani del canile”. Questo è il motto dei volontari dell'associazione "4 zampe per l'Emilia" che sabato 17 giugno, come preannunciato, hanno seguito la prima lezione tenuta da Mirko Zuccari, educatore cinofilo LAV. Imparare ad  interagire nel modo giusto con Rovo, Quercia, Betulla e gli altri cani del canile, leggerne i  segnali e fronteggiare le loro esigenze in qualsiasi momento anche in passeggiata e durante il gioco. Un progetto formativo  finalizzato a supportare gli ospiti del canile perché siano pronti ad una vita di stimoli e novità fuori dal box. 

Ci  sono cani che trascorrono tutta la vita in canile, a volte sono sfortunati e non ricevono nessuna richiesta di adozione, altre volte i traumi subiti sono stati tali e tanti da aver causato diffidenza e paura nei confronti dell'uomo e degli altri cani. Morde, è troppo pauroso, non va al guinzaglio,  queste le frasi che equivalgono ad una condanna di detenzione a vita. Caterina, Veronica, Alice, Barbara, Ylenia, Aya, Sara,  Daniela, Caterina, Giulia, Enrico, Monica, Michela  e gli altri volontari che operano nel canile intercomunale di Magreta proprio non ci stanno e coordinati da Alessia ed Elisa le educatrici cinofile della Cooperativa Caleidos, hanno intrapreso questa nuova avventura per regalare a tutti i cani affidati alle loro cure l'opportunità di essere adottati. Nel canile di Magreta non c'è posto per la sfortuna e neanche per la paura e l'aggressività senza rimedio ma solo per la formazione e la speranza di una vita in famiglia!


Il progetto prende vita nell’ambito della campagna adozioni LAV “Questa è una vecchia amicizia” per porre l’attenzione delle istituzioni e degli addetti ai lavori sull’importanza delle c.d. attività propedeutiche alle adozioni le quali, se correttamente svolte, sono funzionali a garantire e preservare l’equilibrio psico- fisico  degli animali, donare loro una buona qualità di vita e raggiungere il maggior livello di socializzazione possibile anche se detenuti in un contesto di canile.

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