Otto persone indagate, sequestro preventivo dei cani presenti in due allevamenti di cani, a Pocenia e Remanzacco (Udine), oltre che dei beni mobili e immobili degli allevamenti, e di un negozio a Maniago (Pordenone). E’ il risultato della brillante operazione condotta dal Corpo Forestale Regionale del Friuli Venezia Giulia.
L’operazione, effettuata in esecuzione di un provvedimento dell'Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di Udine, è scattata in seguito a un'indagine iniziata nel febbraio 2013, coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine, con appostamenti, pedinamenti e altri mezzi di investigazione. L'indagine ha accertato che i cani, provenienti dai Paesi dell'Est Europa, erano introdotti in Italia senza la documentazione sanitaria e commerciale e venivano venduti come se fossero italiani e nati negli allevamenti locali.
In alcuni casi l'attività investigativa ha permesso di ipotizzare anche altri reati, tra i quali il traffico illecito di animali da compagnia, la truffa, la frode in commercio, il falso documentale, l'abuso della professione veterinaria e il maltrattamento degli animali.
In particolare, si apprende dagli organi di informazione, che in uno degli allevamenti sottoposti a sequestro, personale non veterinario eseguiva sugli animali operazioni chirurgiche vietate dalla legge, come il taglio delle orecchie e tagli cesarei.
Ilaria Innocenti
Responsabile LAV Settore Cani e Gatti