Il Tribunale di Udine assolve il “papà” di Dudù, ex carabiniere a cui nel 2011 furono sequestrati 29 cagnolini provenienti dalla Slovacchia, dall’accusa di maltrattamento di animali e intima la restituzione dei cani allo stesso, marito peraltro della titolare dell’allevamento “Vedova nera” di Marzano (Pavia) condannata con sentenza passata in giudicato per detenzione di animali in condizioni incompatibili con le caratteristiche etologiche, in seguito a un’ispezione effettuata il 30 novembre 2009, quando il Corpo Forestale dello Stato aveva trovato 29 cuccioli stipati all’interno di diversi cassoni neri di plastica. La, LAV si era costituita parte civile nel procedimento a suo carico
“La restituzione dei cani disposta dal Tribunale di Udine è un esempio di come sia necessario elaborare e applicare delle procedure che, in caso di dissequestro, di prescrizione o di assoluzione degli indagati che possono arrivare anche dopo anni, scongiurino la restituzione degli animali - dichiara Ilaria Innocenti, responsabile nazionale LAV Area Animali Familiari – Siamo vicini alle famiglie affidatarie e anche noi chiediamo che i cani possano rimanere nelle case di coloro che li hanno accolti e accuditi per ben 5 anni. La separazione si configurerebbe come evento estremamente traumatico per gli animali e per le famiglie affidatarie, un evento che i cani vivrebbero come un vero abbandono, con ripercussioni psicologiche pesantissime che possono perdurare per tutta la vita".
Chiediamo quindi al Giudice di seguire l’esempio del Tribunale di Torino che in un analogo caso emise un’ordinanza in procedimento d’esecuzione che prevedeva che la restituzione dei cani avvenisse in favore dei rispettivi affidatari. La restituzione, infatti, negherebbe la loro natura di essere senzienti aventi una propria vita relazionale ed emotiva e non ne tutelerebbe il benessere psicologico.