Si è tenuta oggi presso il Tribunale di Modena la prima udienza del procedimento penale a carico della responsabile del rifugio “Dimensione Animale” di Finale Emilia (Modena), imputata per il reato di maltrattamento di animali ai sensi dell’art.544 ter del Codice Penale.
La struttura fu posta sotto sequestro preventivo, con 95 gatti, 80 cani, ed un asino, il 24 febbraio del 2015 dagli agenti del NIRDA dell’allora Corpo Forestale dello Stato, su disposizioni della Procura della Repubblica di Modena.
Il procedimento giudiziario permetterà di chiarire le responsabilità delle sofferenze, in molti casi fino alla morte, di decine di animali. Secondo le testimonianze raccolte e contenute nella denuncia che presentammo ormai due anni fa, gli animali risultavano per la maggior parte gravemente ammalati e non curati e le carcasse di quelli che morivano venivano lasciate all’interno della struttura, dove gli animali vivevano nella sporcizia e tra gli escrementi, senza il rispetto di norme igieniche e senza una sistematica politica di sterilizzazione.
Dopo il sequestro, offrimmo il nostro aiuto, prima al Sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli, e al suo successore Sandro Palazzi, nominati custodi giudiziari degli animali sequestrati, e infine chiedemmo al prefetto di Modena Michele Di Bari, di poter prendere in carico gli animali perché potessero essere trasferiti in luoghi idonei e per garantirne l’adozione. Ma né le offerte di aiuto né le richieste di occuparsi degli animali, furono mai prese in considerazione.