“Ergastolo o uccisione. Questo il freddo, agghiacciante verdetto non degno di un Paese civile, avanzato dalla Provincia di Trento per l’orso che si sarebbe scontrato con un uomo – fortunatamente senza gravi conseguenze e al quale esprimiamo la nostra solidarietà – in presenza del suo cane”, afferma la LAV.
Memore della tragica e tristissima uccisione dell’Orsa Daniza (11 settembre 2014), strappata ai suoi cuccioli, la LAV insorge alla lettura dell’Ordinanza anti-orso firmata oggi dal Presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi. Come preannunciato ieri nel corso di un vertice, l’Ordinanza prevede un intervento di “monitoraggio, identificazione e rimozione” e nello specifico la LAV mette in evidenza che alla lettera j) dell’Ordinanza si prevede la “cattura per captivazione permanente” e alla lettera k) “abbattimento”.
"Si tratta di una sentenza senza processo, emessa sulla spinta emotiva e irrazionale di un’Amministrazione provinciale che vuole pieno diritto di vita e di morte sugli orsi! Gli orsi non sono tornati in Trentino per loro volontà, ma per decisione della Provincia che ne ha fatto un vanto con tanto di pubblicità, e a spese del contribuente. Ma gli orsi veri non sono peluche né bersagli. Il Ministro dell’Ambiente Galletti continui pure ad alzare le mani, da Daniza a oggi non c’è una gestione veramente attiva e risolutiva in materia di corretta convivenza con questi animali. Un verdetto contro animali e contro l’ambiente: una grave macchia per il Trentino che fa vanto delle sue bellezze naturalistiche, salvo poi emettere provvedimenti di forza e gravemente coercitivi, come questa Ordinanza. Chiediamo che non faccia parte della Squadra del Servizio Foreste e Fauna della Provincia di Trento che sarà chiamato a dare attuazione all’Ordinanza, il Medico Veterinario che ha già condannato Daniza - e per il quale lo stesso veterinario, per non andare a processo, è stato ammesso all’oblazione dal Tribunale di Trento per il reato di cui all’articolo 727 bis - e chiediamo di sapere da chi sarà composta tale Squadra”.