Per anni la Provincia di Bolzano ha accusato le marmotte di distruggere i prati di alta quota, dove i pacifici animali vivono da sempre accogliendo i turisti con i loro fischi di allarme. Per anni la provincia di Bolzano ha emesso specifici decreti allo scopo di derogare al regime di tutela della fauna selvatica imposto stabilito dalle norme internazionali europee e nazionali, consentendo così ai cacciatori di uccidere non solo migliaia di marmotte, ma anche stambecchi, tassi, faine: decreti sempre impugnati dalle Associazioni e regolarmente annullati dal Tar di Bolzano per manifesta illegittimità.
Ora però Bolzano e Trento potranno legittimamente uccidere qualsiasi animale presente sul loro territorio, anche quelli appartenenti a specie protette a livello internazionale, come le marmotte.
“Ci appelliamo al Presidente della Repubblica Mattarella – concludono le Associazioni - perché non sottoscriva le modifiche volute dalla province autonome in quanto gravemente lesive della Costituzione, delle norme nazionali internazionali ed europee poste a tutela della fauna selvatica e del diritto alla vita delle marmotte e di tutte le specie protette. La fauna selvatica è patrimonio indisponibile della Stato (articolo 1 della Legge 157/1992), pertanto chiediamo al Presidente Mattarella di darci un segnale importante della presenza dello Stato a tutela della fauna minacciata da una inaccettabile deregulation venatoria”.