Consegnato nelle mani della LAV questa mattina, Apollo, il cane di un pastore di Amatrice (Rieti) sequestrato perché l’uomo è stato denunciato per il trascinamento dell’animale con l’automobile, che gli ha provocato delle lesioni, probabilmente per punirlo perché il quattro zampe non rispondeva ai suoi richiami.
I fatti si sono svolti all’inizio di ottobre e secondo quanto riportato dalla stampa l’uomo aveva legato il suo cane all'auto con una corda e poi lo aveva trascinato per oltre un chilometro. Tutto ciò "per dargli una lezione", dal momento che l'animale preferiva giocare con altri cani del campo della Protezione civile di Saletta, frazione di Amatrice, piuttosto che ascoltare i suoi richiami. Agenti della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale, della Protezione Civile e dalla Polizia Locale di Milano, dopo aver notato, increduli, la terribile scena e la scia di sangue lasciata a terra, hanno inseguito in auto il pastore e l'hanno costretto a fermarsi per identificarlo.
La decisione di affidare ora la custodia giudiziaria del cane alla LAV, associazione riconosciuta in base alla Legge 189 del 2004 dal Ministero della Salute, è stata presa dal Procuratore Capo della Repubblica di Rieti dott. Saieva, dopo un primo periodo nel quale l’Oipa ha avuto l’animale presso il canile sanitario di Rieti, e questa mattina la LAV si è recata presso il Canile sanitario di Rieti, per svolgere tutti gli adempimenti e prendere con sé Apollo.
“Faremo tutto il possibile per rassicurarlo, curarlo e trovargli una famiglia idonea - afferma la LAV - in attesa della confisca definitiva dello stesso ai sensi dell’art 544 sexies che speriamo arrivi il prima possibile. La morale di questa amara vicenda è che a nessuno è permesso maltrattare un animale: nessuna giustificazione può essere concessa, neppure ad un pastore terremotato. Poiché l’uomo è stato colto in flagrante dalle forze di polizia presenti sul posto a causa del sisma, e il cane ha purtroppo subito delle lesioni fisiche a causa del trascinamento e anche psicologiche, chiediamo che il responsabile sia sanzionato con severità la confisca del cane e che tale comportamento non si ripeta con altri animali”.
Claudia Squadroni