La LAV dice sì all’emendamento alla Legge di Bilancio presentato alla Camera dai deputati Anzaldi, Preziosi e Cova, perché quanto i Comuni spendono per i cani nei canili oggi non è nella stragrande maggioranza dei casi a favore dei cani ma di un perverso sistema che non risolve il randagismo, disincentiva le adozioni e aiuta solo i gestori di strutture utilizzate come discariche per rifiuti.
La LAV è a favore di una tassa sui cani non sterilizzati ma solo se verranno eliminate dalla proposta di esenzione le categoria dei pastori e, grazie al possibile intervento dei Sindaci, quella dei cacciatori, nonché con l’inserimento di quella per gli allevatori di cani, quindi una tassa sulla riproduzione, vincolando i fondi così raccolti alla prevenzione del randagismo e a permettere gratuità o facilitazioni alla sterilizzazione di cani e gatti di proprietà dei Sindaci poiché vaganti o di categorie con riscontrati problemi economici.