Presso il Tribunale di Roma, a causa del cambio di Giudice, nuova prima udienza del processo per traffico illecito di animali da compagnia e maltrattamento animali, ai sensi dell’art.4 L.201/2010 e dell’art. 544ter, a carico di cinque persone, tra cui un medico veterinario e la titolare di un negozio di animali, per aver introdotto sul territorio italiano 17 cuccioli di cane, appartenenti a varie razze, privi di sistemi di identificazione, di certificazioni sanitarie e in età inferiore a quella prevista dalla normativa vigente. Uno degli imputati in precedenza era già stato condannato nell’ambito di un procedimento penale per traffico cuccioli.
I fatti risalgono a ottobre del 2013. Tre uomini, I.K., G.F., e A.D. importavano i cuccioli dall’estero a bordo di un’auto, e li trasportavano a Roma, precisamente presso lo studio del veterinario E.B., dove era presente anche O.P., la titolare del negozio in cui gli animali sarebbero stati presumibilmente venduti. I.K. deve rispondere anche del reato di cui all’art. 2 della L.150/92 per il possesso di una scimmia Uistitì (Callithrix) senza possedere la prescritta documentazione Cites.
Per tutti gli animali il magistrato aveva immediatamente disposto il sequestro e nominato la LAV custode giudiziaria e responsabile dell’individuazione di famiglie disposte ad occuparsi dei quattro zampe in attesa della fine del processo.
“Per tutti abbiamo trovato una famiglia e una casa – commenta la LAV, che si è di nuovo costituita parte civile - E grazie a un provvedimento dell’autorità giudiziaria chiesto dalla LAV gli animali potranno restare per sempre nelle loro case.”
“Dopo il travagliato iter giudiziario caratterizzato da numerosi rinvii e dal cambio del iudice, ci auguriamo che questo nuovo processo si concluda rapidamente con una condanna. Il traffico dei cuccioli è un fenomeno criminale che deve essere contrastato e punito dalla legge - dichiara Ilaria Innocenti, responsabile nazionale Area Animali Familiari LAV – Per far crollare un mercato illegale che sfrutta i cuccioli e le loro madri è indispensabile anche la presa di coscienza di tutti coloro che intendano inserire un cane o un gatto nella propria famiglia, ricordando che i nostri compagni a 4 zampe li possiamo trovare nei tantissimi canili o gattili di tutta Italia. Una consapevolezza che aiuterà a salvare la vita a tanti cuccioli fabbricati per soddisfare la moda del momento assieme a quella delle loro madri sfruttate fino all’ultima gravidanza e un aiuto concreto alla lotta al randagismo".
LAV ringrazia l’avvocato Federica Donati del foro di Roma per l’assistenza legale fornita.