Oggi il quotidiano La Repubblica nella sua edizione nazionale ha pubblicato un’inchiesta a firma di Giuseppe Caporale sugli orsi in Trentino, puntando il dito sul caso della reclusione a vita di uno di essi.
Infatti nel maggio del 2011 l’orsa DJ3, questo il nome stabilito dal protocollo del progetto di ripopolamento degli orsi Life Ursus, venne catturata e condannata a vivere fino alla sua morte nel centro Casteller, un terreno di 3.000 mq di proprietà della Provincia di Trento, diviso in due gabbie di ferro con un filo elettrificato. La Provincia di Trento ha ritenuto l’animale"problematico" ed "irrecuperabile".
DJ3 però non è un orso qualunque perché il suo destino è legato a quello di un altro orso ormai ben noto a tutti. DJ3 infatti è figlia dell’orsa Daniza, uccisa circa un mese e mezzo fa proprio nel tentativo di catturarla. Il destino di DJ3 non è certo migliore.
L’inchiesta de La Repubblica risolleva con forza il problema della detenzione degli orsi, e noi della LAV siamo stati intervistati per ribadire il nostro disappunto contro le dichiarazioni di Maurizio Zanin, dirigente dell’ufficio foreste e fauna della Provincia di Trento che ha affermato: "Fu deciso di catturarla dopo quindici tentativi di rieducazione". Aggiungendo: “La trovammo più volte nel centro abitato. Razziava gli allevamenti, era un serio rischio per la popolazione. Fu presa in Val Algone, nelle Giudicarie. Fu applicato un provvedimento urgente che ordinava la rimozione dell’esemplare, pericoloso per l’incolumità e la sicurezza pubblica". E conclude dicendo: “Non ci sono le condizioni per liberarla. È troppo pericolosa”.
A tali dichiarazioni ha replicato con forza il nostro presidente Gianluca Felicetti: "Devono liberare quell’orso, subito. È assurdo tenerlo recluso, significa maltrattare un animale protetto, tutelato da norme europee. Rappresenta il tradimento del progetto che hanno sottoscritto. Abbiamo chiesto più volte di entrare in quel centro per vedere quanti animali ci sono e come vengano trattati. Ma nonostante le tante richieste inviate al presidente della Provincia, Ugo Rossi, non siamo mai stati autorizzati. Ora chiediamo che sia una commissione di esperti a valutare le condizioni di salute di Dj3 e il suo immediato reinserimento in natura. Non hanno certo chiesto a questi orsi di venire a ripopolare il Trentino. Possono sempre portarli altrove".
Leggete qui l’articolo pubblicato oggi su Repubblica.it