E’ stato pubblicato dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento, il Rapporto orso 2015.
Il quadro che ne emerge è quello di una popolazione di orsi vitale, che nell’anno trascorso ha visto la nascita di 13 cuccioli. In totale nel 2015 la presenza di orsi si attesta su 48 individui, sostanzialmente stabili nel territorio della provincia di Trento.
Se dal punto di vista della popolazione di orsi e della quantità dei danni loro imputati, la situazione è abbastanza rassicurante, non si può affermare lo stesso in relazione alla gestione riferita al PACOBACE, che all' art. 3, recentemente modificato, prevede l’attivazione di misure estreme, quali l’uccisione, anche nei confronti di orsi che abbiano assunto comportamenti del tutto conformi all’etologia della specie, quali ad esempio un attacco per difendere la propria preda o i propri cuccioli.
E nei casi in cui il PACOBACE non consente misure così estreme, ci pensa comunque la Provincia di Trento ad attivare gli strumenti amministrativi utili a condannare a morte un orso, come nel caso di un'ordinanza contingibile e urgente emessa nel 2015, che prevedeva anche l’uccisione del plantigrado, ad oggi ancora pienamente vigente.
Abbiamo perciò chiesto al Presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi, di provvedere quanto prima all’annullamento della sua ordinanza di abbattimento, che continua a gravare sulla testa dell’orsa e di predisporre adeguate azioni di informazione rivolte a cittadini e turisti allo scopo di prevenire eventuali incidenti dovuti all’imperizia umana nel gestire gli incontri con gli orsi.
La dichiarazione di Massimo Vitturi, Responsabile LAV Animali Selvatici