Semplicemente inspiegabili, illogiche e dannose le modifiche apportate alla legge regionale “randagismo”: cancellato l’obbligo di apertura al pubblico dei canili; cancellato un intero articolo sul riconoscimento delle colonie feline; cancellate significative competenze attribuite alle ATS (ex ASL, ora Agenzie per la Tutela della Salute) per gli interventi di profilassi, diagnosi e terapia su cani ricoverati e gatti liberi, così come per gli interventi di pronto soccorso di cani vaganti e gatti liberi ritrovati feriti o gravemente malati; cancellata la clausola valutativa (ossia lo strumento di specifica rendicontazione sull’uso dei finanziamenti stanziati in relazione alla valutazione dei risultati ottenuti).
La proposta legislativa passerà ora in Commissione Bilancio per la valutazione sulla copertura finanziaria, per poi essere votata il prossimo 21 giugno in Consiglio Regionale.
LAV, ENPA, La Collina dei Conigli chiedono quindi al Consiglio Regionale di ripristinare il testo vigente e di avviare un tavolo tecnico con le associazioni qualora ci sia l’esigenza, della Regione Lombardia, di riformulare il testo della legge “randagismo”.