Un anno fa lanciammo le immagini realizzate dai nostri investigatori negli allevamenti di suini, denunciando sofferenze, mutilazioni e crudeltà di cui sono vittime solo in Italia più di 12 milioni di suini.
A distanza di un anno le telecamere di “Animali come noi” la nuova trasmissione su Raidue di Giulia Innocenzi, sono entrate in altri allevamenti e hanno trovato gli stessi abusi e sofferenze, ma perfino una realtà ancora più grave e con evidenti implicazioni sanitarie che non possono lasciare indifferenti né i consumatori né le istituzioni, come i maiali allevati tra gli escrementi e i topi che camminano sui maiali… in una parola la vergogna dell’industria della carne. Proprio così: dietro la tanto declamata eccellenza italiana si nasconde un sistema ultra intensivo che trascura ogni minima esigenza etologica degli animali, e le loro condizioni sanitarie.
Questa nuova inchiesta fa nascere alcune domande: come possiamo definire la norma che dovrebbe tutelare il “benessere” dei suini in allevamento, di fronte a queste immagini? Adeguata, o forse da rivedere alla base e da ripensare partendo, in modo rigoroso, dalle esigenze degli animali e considerando la sicurezza di consumatori tra i quali vi sono anche tanti bambini (potenzialmente più sensibili ed esposti a tossine e patogeni)?
E cosa dovremmo pensare di fronte al fatto che si continui a mutilare la coda di milioni di animali quando questa pratica è persino vietata per legge dal 2003? I servizi di controllo su questa filiera dove sono? E’ possibile ignorare le code mutilate di milioni di suini, e non veder applicata alcuna sanzione o presentare una denuncia per violazione delle leggi?
Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha disposto delle verifiche, e qualcuno le avrà raccontato che era tutto a posto... Ministro è ora di fare chiarezza sul sistema dei controlli: troppi gli scandali emersi, e nasconderli non è un compito del suo Ministero, né del Ministro Martina, che proprio in questi giorni regala a questi allevatori altri 8 milioni di euro dei cittadini.
I consumatori fuggono dalla carne: sempre più numerosi rifiutano l’orrore degli allevamenti per ragioni etiche e salutari, con i consumi in calo e con una sensibile crescita i consumi veg! Ben vengano inchieste su questo tema da parte dei giornalisti, ma è ora che i Ministeri competenti e le Asl che deve garantire la sicurezza pubblica facciano applicare le leggi esistenti e ne promuovano il cambiamento norme inadeguate come quella sui suini.
Roberto Bennati
Vice Presidente LAV