Alla luce del mutato panorama delle preferenze alimentari degli Italiani, il contrasto tra l'IVA agevolata al 4% applicata al latte vaccino e di altri animali e l’IVA al 22% (la stessa che si impone ai beni di lusso) imposta sui ‘latti’ vegetali, quali le bevande a base di soia, mandorle, avena, riso, farro e simili risulta un’evidente incoerenza.
Per questo motivo aderiamo alla petizione lanciata da Il Salvagente e rivolta al Presidente Gentiloni per chiedere di abbassare al 4% l’IVA sul ‘latte’ vegetale.
I ‘latti’ vegetali sono ormai beni di consumo diffusi e non possono essere considerati beni di lusso. Il loro crescente apprezzamento da parte della popolazione ci induce a lottare perché diventino una scelta anche etica alla portata di tutti.
Recenti indagini, tra cui il Rapporto Eurispes, hanno evidenziato il triplicarsi del numero dei vegani in Italia, (il 3% della popolazione nazionale). Un dato che evidenzia l’aumento della consapevolezza verso lo sfruttamento animale a tutti i livelli di produzione dei cibi, consapevolezza favorita dall’informazione sulla realtà degli allevamenti e su ciò che si cela dietro alla produzione, anche del latte.
E’ evidente come l’attuale regime d’imposizione dell’IVA favorisca i ‘produttori’ di latte vaccino e animale (che già godono di notevolissimi sussidi), discriminando invece gli agricoltori orientati alla coltivazione di cereali e di legumi adatti ad essere trasformati in ‘latti’ vegetali.
Da 40 anni ci impegniamo per favorire un mercato etico, che confermi e metta in pratica azioni di tutela degli animali e dell’ambiente. Un mercato che offra al consumatore la possibilità di scelta verso un mondo più giusto e solidale con tutti i viventi.
Aiutaci firma anche tu la petizione!
Paola Segurini
Responsabile Area Scelta Vegan