Nessuna follia, cari Ministri, lo diciamo da tempo: non sempre i consumatori sono consapevoli di cosa si nasconde, in termini di rischi per la salute - e di impatto su animali e ambiente - dietro le cosiddette eccellenze alimentari.
Rispondiamo così alla concitata reazione dei Ministri Salvini e Centinaio, in merito alla recente proposta dell’OMS, organismo ONU preposto alla sanità mondiale, di apporre etichette speciali, simili a quelle delle sigarette, su alcuni prodotti dannosi per la salute, come parmigiano o prosciutto, per informare i consumatori e frenarne il consumo. Condividiamo la posizione dell’OMS su questi prodotti di origine animale, giudicati ad alto rischio per patologie cardiovascolari e tumori, ma andiamo oltre: non si tratta solo di un problema alimentare, ma anche sanitario, e etico.
Non si tratta di follia ma è la realtà dei fatti a spingere verso un cambio di rotta nelle abitudini alimentari: a parlare sono le immagini, le evidenze scientifiche, i dati epidemiologici, e anche il lento e costante emergere di una sensibilità generale verso scelte alimentari più rispettose di salute e Pianeta, animali inclusi, dimostrato dall’aumento vertiginoso di proposte alternative agli alimenti di origine animale (www.cambiamenu.it), nei supermercati, nei ristoranti, nelle mense.
Anche questa è una voce del mercato, che parla di migliaia di produttori e consumatori, cittadini come gli altri, che avrebbero il medesimo diritto delle grandi lobby ad essere tutelati.