Il futuro della moda è “Animal Free”: lo conferma il primo sondaggio d’opinione a livello internazionale che abbiamo commissionato a ISPO Ricerche e che a gennaio 2015 ha coinvolto 3600 intervistati in sei Paesi UE, ovvero in Italia, Francia, Regno Unito - dove si svolgono tre delle principali Fashion Week del mondo - Germania, Olanda e Polonia.
L’indagine indica in modo significativo che utilizzare materiali alternativi alla vera pelle o vera pelliccia “fa tendenza”, è cool.
Il sondaggio misura la propensione del campione all’acquisto di capi d’abbigliamento “Animal Free”, ovvero senza pelliccia, piume, pelle, seta e lana, nei sei Paesi Europei e mostra una spiccata sensibilità etica da parte degli Italiani e dei Francesi: 81,1% la propensione di entrambi all’acquisto di prodotti-moda privi di materiali di origine animale, seguono i Tedeschi (80%), gli Olandesi (79,1%), i Polacchi (78%), gli Inglesi (72,5%).
“Le evidenze di questa rilevazione ISPO sono la concreta dimostrazione di come la moda etica non sia affatto una realtà di nicchia, bensì rappresenti la domanda di una considerevole fascia di consumatori, incarnando un enorme potenziale di crescita - dichiara Simone Pavesi, Responsabile LAV Moda Etica - Le aziende moda oggi hanno la grande opportunità di orientare le proprie politiche commerciali verso soluzioni eticamente compatibili, e in questo possono trovare il sostegno di milioni di consumatori nel mondo già disponibili ad acquistare prodotti Animal Free".